Eat The Phikis
Aspirine/Bmg 74321 - 36094 - 2
Anno:
| pubblicato nel 1996 in Cd, Mc.
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Copertina:
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Tracks:
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- Vincitori o campioni?
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mentre la prestigiosa Orchestra della Rai, diretta dal maestro Peppe Vessicchio, accorda gli strumenti,
Pippo Baudo e Sabrina Ferilli si preparano ad annunciare gli Elio e le Storie Tese.
Nonostante tutto il Pippo nazionale riesce solo ad emettere un terrificante suono gutturale...
- La terra dei cachi live in Sanremo
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sul disco si può ascoltare una delle versioni suonate nel corso del festival di Sanremo, in particolare
quella registrata la sera in cui gli Elii erano vestiti da Rockets. Tra i coristi del festival, nel 1996 c'era
anche Alex Baroni, che dunque dopo essere apparso in "Esco dal mio
corpo e ho molta paura" da una mano anche nella registrazione live de "La terra dei cachi".
Della canzone ormai si sa tutto, è probabilmente la più famosa del gruppo, al pari del
Pipppero®, dunque non aggiungeremo niente.
- Burattino senza fichi
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il titolo è la parodia di un disco di Edoardo Bennato, intitolato "Burattino senza fili".
La canzone racconta una versione riveduta e corretta della favola di Pinocchio.
Tra le curiosità c'è da segnalare una raffinatezza tecnica: nel momento in cui Elio
canta "quanto daffare mi do", il gruppo suona gli accordi fa - re - mi - do.
Alla batteria c'è Curt Cress. Demo Morselli suona la tromba e cura l'arrangiamento
dei fiati (Daniele Comoglio al sax, Ambrogio Frigerio al trombone).
- T.V.U.M.D.B.
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nuova trasformazione degli Elio e le Storie Tese: stavolta ci troviamo davanti a una perfetta
replica degli Earth Wind and Fire (anche nominati nel corso del brano).
La canzone cita filastrocche (Cicciobombo cannoniere) e vecchie composizioni degli Elii (il peperone
che urla "pam!" non può che ricordare Piattaforma), e
ospita una bellissima performance vocale di Giorgia, che duetta elegantemente con Elio. Alle percussioni
c'è Naco. Demo Morselli suona la tromba e arrangia i fiati (Daniele Comoglio e Feiez al sax, Ambrogio Frigerio
al trombone).
Per l'occasione sono state assunte due "consulenti gergali giovanili": Cristina di Cinisello e Raffaella
di Muggiò.
- Lo stato A, lo stato B
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già sigla di Mai dire Gol (nota come "Il concetto di banana"),
la canzone ospita il famoso batterista Vinnie Colaiuta (già al servizio di Frank Zappa e Sting, tra gli altri).
Torna a cantare con il complessino anche Enrico Ruggeri, che intonando "portami delle rose, lascia
stare, tanto siamo sempre in stato B", cita la melodia di "Quello che le donne non dicono", scritta da lui
stesso per Fiorella Mannoia.
Teorico dello stato A/B è Marco Didde Guarnerio.
- El Pube
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una delle canzoni più raffinate e filologicamente corrette degli Elii. Per realizzare questo brano in perfetto
stile cubano, il complessino si è trasformato.
Abbandonate le chitarre, EelST hanno fatto grande uso di
percussioni e ritmi latini. Prima di tutto hanno utilizzato la clave, particolare configurazione ritmica tipica
di qualsiasi composizione di tradizione cubana. Tanica non ha rinunciato a una melodia di tastiera
perfettamente allineata con il cosiddetto montuno (equivalente pianistico della clave). Elio ha fatto ricorso
a tutta la sua bravura suonando una bellissima melodia con il flauto traverso.
L'eccellente e sfortunato percussionista Naco ha dato il meglio di sé, aiutato da Feiez e da Cesareo al
campanaccio. La batteria è stata affidata di nuovo a Vinnie Colaiuta. Ambrogio Frigerio si è occupato
del trombone.
Da non dimenticare i cori del munifico Gevi, benefattore del Radiothon di Radio DeeJay premiato con la
partecipazione al disco del complessino.
Alla fine del brano c'è una evidente citazione de "La vestaglia" di Massimo Ranieri.
- Omosessualità
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un inedito Elio al basso trascina questa canzone in perfetto stile punk. Il brano, molto crudo nel testo,
si schiera apertamente dalla parte degli omosessuali; gli Elii per questa composizione hanno addirittura
ricevuto un premio da Vladimir Luxuria, esponente del circolo di cultura omosessuale Mario Mieli.
Nel tour del 1998 spesso gli EelST hanno proposto una versione jazzata del pezzo.
Compare la misteriosa parola krapac, generata dal
sintetizzatore usato durante le registrazioni.
- Mio cuggino
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partiamo dalla lunga lista degli ospiti: Vinnie Colaiuta alla batteria, Naco alle percussioni, Demo Morselli
alla tromba, Daniele Comoglio al sax, i Tenores di
Neoneli e Onofrio Cocco ("voci di Sardegna"), e Aldo (Baglio) nel ruolo di Rolando.
Stefano Re è l'ideatore della frase "mi ha detto mio cuggino che da bambino una volta è morto".
L'arrangiamento dei fiati è curato da Faso, Feiez e Rocco Tanica.
Sarebbe il caso di aggiungere qualche notizia sulla canzone. Si tratta di una delle più complesse tra quelle
incise dal complessino, soprattutto per quel che riguarda l'arrangiamento. E' stata distribuita come
singolo (solo promozionale) insieme a T.V.U.M.D.B.
Cita Nelson Mandela, difensore dei diritti dei neri in Sudafrica, e l'anarchico Valpreda.
Il video della canzone è girato in "Indietroscope", ovvero
tutte le scene sono recitate al contrario e poi trasmesse all'indietro per far sembrare che siano
normali. Per l'occasione tutto il testo della canzone fu riscritto al contrario, per permettere un
playback perfetto.
- First me, second me
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cantata interamente in inglese, la canzone presenta l'ospite più prestigioso che abbia mai cantato su un
disco degli Elio e le Storie Tese.
Si tratta del cantautore americano James Taylor, che accetta con grande ironia di cantare una parte
del brano (second me, già nota come "The peak of the mountain"),
in un inglese completamente storpiato.
Il cantante di Boston ha successivamente voluto gli Elii come gruppo accompagnatore per l'esibizione
televisiva al Night Express del 1997.
Alla fine di "First me" c'è una citazione abbastanza evidente (sebbene recitata con voce molto distorta)
di "Barbara Ann" dei Beach Boys.
- Milza
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anche in questo caso alla batteria siede Vinnie Colaiuta.
Il brano è suonato su tempi dispari di grande complessità, e ricorda a tratti i Genesis e a tratti i più duri
Dream Theater.
Feiez fa il "chitarrista ritmico addizionale con ritardo di 400 millisecondi".
- Li immortacci
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secondo gli Elii i grandi morti del rock sono tutti nascosti nelle borgate romane, "a fa' la bella vita".
E allora si scopre che al Tuscolano c'è "er Chitara" (o "Vuducialdaro", dalla canzone "Voodoo child")
Jimi Hendrix, al Testaccio c'è "er Mafrodito" (Freddie Mercury; si sente anche un micro campionamento
di "Somebody to love" dei Queen), al Murotorto c'è "er Rastamanno"
(Bob Marley; il testo della canzone cita "No woman no cry" e Hailé Selassié, negus di Etiopia dal 1917 al
1974); il Guardiano del Faro è Federico Monti Arduini, musicista italiano degli anni '70 famoso per l'uso del
moog, antenato del sintetizzatore; a Centocelle troneggia "er Pelvicaro" (Elvis Presley, detto "the Pelvis"
per i suoi ancheggiamenti), che "bappaluba" (assonanza con "Be bop a lula" - o con i versi insignificanti
di "Tutti Frutti", tnx to Eurillo) e "magna tutti li frutti" (altro
hit di Presley, ovviamente "Tutti Frutti"). Ha una figlia (Lisa Marie Presley) che "j'attizza er Trilleraro" (Michael
Jackson).
"Er canaro", personaggio citato poco più avanti, era un noto malvivente della Magliana arrestato per
crimini di tutti i generi.
Ma torniamo a Li immortacci: a Primaporta c'è "er Lucertolaro" (Jim Morrison, cantante dei Doors,
detto King Lizard, il re lucertola); "er Quattrocchi immaginaro" non può che essere John Lennon,
"er Tromba" potrebbe essere sia Miles Davis che Chet Baker (bisogna indagare...), "er Vedraro" è Luigi
Tenco (uno dei suoi brani più famosi è "Vedrai vedrai"), "l'impiccato" è Ian Curtis, cantante dei Joy Division,
"er Fucilense" è Kurt Cobain, suicidatosi (forse) a Seattle con un colpo di fucile, "er Piscina" è Brian Jones,
chitarrista dei Rolling Stones ("a fa' li sassi rotola'") morto nel 1969 annegando in una piscina.
Beh, finito il lungo elenco, rimane quello dei musicisti ospiti. Prima di tutto Edoardo Vianello, che canta nel
ritornello (stranamente uguale alla sua "I watussi"...), e Giorgia, che canta l'introduzione, poi Demo Morselli
(tromba e arrangiamento fiati), Daniele Comoglio (sax), Ambrogio Frigerio (trombone).
Consulente toponomastica è Natasha.
- Tapparella
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la canzone che dal 1996 chiude i concerti del gruppo. Dipinge lo scenario di una tipica festa delle medie,
dal punto di vista dell'escluso di turno.
Il brano si apre con un'evidente citazione di "Little wing" di Jimi Hendrix, e si chiude con un lungo assolo
di moog che ricorda da molto vicino "Impressioni di settembre" della Premiata Forneria Marconi.
All'interno di Tapparella sono presenti molte ghost track, in cui gli Elii usano la tecnica delle "moschine
napoletane", registrando voci a livello bassissimo in modo da creare un effetto sottofondo.
Il grido finale "forza Panino" (Panino è un personaggio inventato da Raoul Coroli), è ormai diventato il
modo più bello per ricordare Feiez al termine dei concerti. Alla batteria c'è Curt Cress.
- Neanche un minuto di non caco
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è la versione breve de "La terra dei cachi".
Registrata al festival di Sanremo, fu eseguita dagli Elio e le Storie Tese nel giorno in cui ogni artista aveva a
disposizione un minuto per far ascoltare un breve frammento della propria canzone.
Gli Elii decisero di proporla tutta suonandola a velocità molto maggiore (e neanche sfruttarono l'intero minuto
a loro disposizione, fermandosi a 55 secondi).
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Note:
| all'interno dell'ultima traccia del cd è inserita una lunga ghost track.
La prima cosa che si sente (dopo circa cinque minuti di silenzio), è una versione alternativa di T.V.U.M.D.B.,
che presenta pochissime differenze rispetto all'originale (c'è "troppo poco eco").
Alla fine del brano ci sono altri minuti di silenzio, che lasciano spazio a una serie di suoni apparentemente
incomprensibili. Si tratta in realtà di altre canzoni "criptate".
Campionando i suoni con un computer, e riascoltandoli al contrario e molto rallentati, si scoprono alcuni
brani inediti.
Ci sono una versione primordiale di "Bis", canzone
successivamente inserita in Craccracriccrecr, un demo di "La lotteria
dei rigori", una versione elettronica di "La terra dei cachi", un brano durissimo chiamato "Politica",
un delirio verbale tra Tanica e Elio conosciuto come "Il capo del mondo", e altri provini destinati forse a
diventare pezzi veri e propri.
Ristampato nel giugno 2000 in confezione digipack con l'aggiunta della traccia video "Mio cuggino"
(numero di catalogo Aspirine/Bmg 74321 77257).
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Album
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