I Queen

Duccio
a cura di Duccio

Gruppo inglese fondato nel 1970 da Brian May, Roger Taylor e Freddie Mercury. Nel 1971, con l'entrata nella band del bassista John Deacon, la formazione si stabilizza, e rimarrà invariata fino al 1991, anno della morte di Freddie Mercury.

La storia dei Queen è ricca di grandi successi. Molti dei loro brani sono divenuti famosissimi, basti pensare a "Bohemian Rhapsody", "We are the champions", "Somebody to love", "Another one bites the dust" (e l'elenco potrebbe andare avanti per molto). Tutti e quattro in grado di scrivere hit single da primo posto in classifica, i Queen sono stati un esempio di rock-band potente e trascinante, capaci di conquistare il pubblico anche con un grande sense of humour. La sfarzosa pomposità della loro musica non sarebbe comprensibile a fondo se non associata alla voglia di provocare e divertire di Mercury, May, Deacon e Taylor.

Purtroppo la morte di Freddie Mercury (24/11/1991) li ha fermati in un momento di grande creatività (poco dopo la pubblicazione di "Innuendo"), lasciando spazio al solito e triste sfruttamento commerciale del marchio, imposto probabilmente dalla casa discografica. Dopo "Made in heaven", album postumo fortemente voluto da Mercury, sono state pubblicate solo squallide compilation che nulla hanno aggiunto all'ottima discografia del gruppo.

Ma veniamo ai legami con gli Elio e le Storie Tese. Già a metà degli anni '80 il complessino proponeva una divertente parodia di "We will rock you", ribattezzata "Vivi Rocco". Rocco Tanica fingeva di sbagliare una nota, e sopraffatto dalla vergogna e dal rimorso decideva di suicidarsi. I compagni di gruppo lo dissuadevano cantandogli questa deliziosa canzoncina (il brano è stato spesso riproposto nel corso del tour 2000). Nel 1996, all'interno della canzone "Li immortacci" (da "Eat the phikis"), gli Elii citano Freddie Mercury ("Er mafrodito") che canta "li campioni semo noi". C'è anche un microscopico campionamento di "Somebody to love". Infine, nel corso del tour teatrale 2000, all'interno del medley "Perdo anche l'ultimo dente e cerco di riavvitarlo", e più precisamente nel corso della canzone "Settore giovanile targato Travagliato", gli Elii cantano sulla melodia di Radio Ga Ga.

In Cicciput i riferimenti ai Queen sono tanti, strumentali e non: in "Fossi figo" l'assolo di chitarra di Cesareo è un palese omaggio allo stile di Brian May, mentre in "Shpalman" le prime note della seicorde ricordano da molto vicino le armonizzazioni orchestrali del riccioluto.
In "Pilipino rock", infine, c'è un evidente campionamento di "We will rock you" (la canzone si conclude con un evidente "pilipino rock you"...).
Dal vivo in più di un'occasione Elio e le Storie Tese hanno suonato "Somebody to love": la prima volta nel corso del concerto di Natale in piazza Duomo a Milano (accompagnati dalle preziose voci delle Sister Sledge), poi come conclusione del bellissimo show all'Auditorium di Santa Cecilia in Roma (16/5/2001), e per finire nel corso del "Panino Day" del 12/7/2002 (versione memorabile suonata in formazione allargata con i membri della Biba Band).
Tanto per aggiungere un po' di carne al fuoco, non posso non segnalare che nelle uscite con Notte delle Chitarre e Four tiles, Cesareo spesso suona classiconi Queeniani come "Tie your mother down" e "We will rock you" (nella fast version presente sul doppio album del 1979 "Live Killers").

Discografia dei Queen:

1973 - Queen
1974 - Queen II
1974 - Sheer heart attack
1975 - A night at the opera
1976 - A day at the races
1977 - News of the world
1978 - Jazz
1979 - Live killers
1980 - The game
1980 - Flash Gordon (original soundtrack)
1981 - Greatest hits
1982 - Hot space
1984 - The works
1986 - A kind of magic
1986 - Live magic
1989 - The miracle
1989 - At the Beeb
1991 - Innuendo
1991 - Greatest hits II
1992 - Live at Wembley
1995 - Made in heaven
1997 - Queen rocks
1999 - Greatest hits III

 

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