Esco dal mio corpo e ho molta paura
Hukapan/Sony Music HUK 475623
Anno:
| pubblicato nel 1993 in Cd, Mc.
|
Copertina:
|
(clicca per ingrandire - premi "indietro" del browser per tornare a questa pagina)
|
Tracks:
|
- Ùnanimi
(Belisari, Conforti)
-
il breve brano serviva come introduzione ai concerti negli anni '80. Cantato con il solo accompagnamento
del battito di mani, permetteva al gruppo di presentarsi al pubblico.
Recentemente è stato rispolverato per il tour teatrale 2000.
- Noi siamo i giovani (con i blue jeans)
(Belisari, Conforti)
-
come dice lo stesso Elio, si tratta di una canzone jazz non tanto per la musica quanto per il testo,
cambiato a ogni esecuzione.
Dopo anni in cui non veniva più eseguita, è stata riproposta il 18
maggio 1999 al Palladium di Roma, in occasione della presentazione di Craccracriccrecr.
- Catalogna
(Belisari)
-
uno dei primissimi pezzi composti da Elio, si ispira al celebre piatto di verdura cotta per sconfinare
in interessanti perversioni sessuali. Ai cori c'è Mike Francis.
- Abbecedario
(Belisari, Conforti, Civaschi, Fasani)
-
il primo brano in assoluto pubblicato dagli Elio e le Storie Tese. Venne inserito nel lontano
1985 all'interno della compilation "Musica Metropolitana",
prodotta da Patrick Djivas e Franz Di Cioccio della Premiata Forneria Marconi insieme a
Claudio Dentes (poi Otar Bolivecic).
La versione presente su Esco dal mio corpo ha ai cori Alex Baroni.
- Cadavere spaziale
(Finestra, Trombetta)
-
brano portato al successo (?) negli anni '60 da Riz Samaritano. Gli Elii, che già eseguivano la canzone
negli anni '80, facendo poi ascoltare un pezzo della versione originale per provarne l'esistenza, chiamano
in questa occasione l'interprete originale del brano.
Il risultato è un bellissimo duetto tra Elio e Riz.
- Zelig: la cunesiùn del pulpacc
(Belisari, Conforti, Civaschi, Fasani)
-
la canzone ha una particolarità: gli Elii si cimentano con strumenti che non sono i loro. E così Cesareo
suona il flauto traverso, Rocco Tanica la chitarra acustica, Faso il sassofono contralto. La canzone nasce
per diventare sigla delle serate allo Zelig di Viale Monza (a Milano), però inspiegabilmente viene bocciata.
E' cantata in dialetto milanese.
- La saga di Addolorato
(Belisari, Conforti)
-
una suite di dieci minuti che racconta la vita sfortunata del giovane Addolorato, ultimo di dieci figli,
i primi nove gemelli. La parte centrale del testo, in cui si descrive la vita del protagonista, è completamente
improvvisata (un po' come Noi siamo i giovani). Addolorato sfoga le sue frustrazioni con l'arte, dipingendo
la sua camera ma soprattutto fondando il celebre gruppo inglese "Joy Division" (altro che Ian Curtis).
C'è da dire che nonostante tutta la sfortuna che lo colpisce, Addolorato è l'unico che alla fine del brano
riesce a conquistare una ragazza, a differenza dei perfidi fratelli che in solitudine si màsturbano.
Demo Morselli suona la tromba e cura l'arrangiamento dei fiati.
- Cavo
(Belisari, Conforti)
-
un'altra vita sfortunata, quella di un giovane che vorrebbe fare una serenata alla donna che ama,
ma non ci riesce perché il cavo della sua chitarra si "dissalda". Inevitabilmente la storia d'amore finisce
ancor prima di cominciare. Per l'occasione Feiez lascia il sassofono per imbracciare la chitarra acustica
(a proposito, l'intro ricorda "Yuppi du" di Adriano Celentano).
- La ditta
(Belisari, Conforti, Fasani)
-
prima di tutto i musicisti ospiti: Demo Morselli alla tromba, Daniele Comoglio e Davide Ghidoni al sax
contralto e alla tromba, Letizia Hermann al sax contralto. L'arrangiamento dei fiati è curato da
Faso.
La canzone narra di una misteriosa ditta che si occupa di riciclare rifiuti organici...
- Ocio ocio
(Belisari, Conforti)
-
Elio si esibisce al flauto e Feiez alla pianola reggae. Tutto ciò per un bel brano tirato e trascinante,
che ci fa conoscere il misterioso e pericoloso Brother Pulegn.
La canzone è stata utilizzata per aprire l'esibizione del 1997 al Night Express, ma l'ha sentita solo
chi ha registrato il programma dalla radio, perché in tv è stata tagliata.
- You
(J.S. Bach, Belisari, Conforti)
-
come spiega Elio, la canzone è nata per celebrare una brevissima storia d'amore tra lo stesso Elio
e Rocco Tanica.
Utilizzando una base musicale composta appositamente dal signor Bach, gli EelST cantano in inglese
questa struggente vicenda.
- Aü
(Civaschi, Fasani)
-
Faso si da al tip tap, e affida il suo basso a Feiez, per cantare insieme a Cesareo questa bella
canzoncina, che più che altro è un doveroso omaggio allo sponsor del concerto, Mandingo
(il segreto dei pornostar).
- Faro
(Belisari, Conforti, Civaschi)
-
dalla poetica delicatezza della strofa al rock duro del ritornello, gli Elii fanno del loro meglio per
trascinare gli ascoltatori.
Un "ma vaffanculo!" sentito, molto prima che arrivasse Masini.
- [Gomito a gomito con l']aborto
(Belisari, Conforti, Panigada)
-
l'unica composizione del complessino firmata ufficialmente anche da Feiez.
Ospite speciale è Tonino Cripezzi dei Camaleonti, che si unisce a Elio per cantare questa canzone
sull'aborto, visto non come una semplice operazione medica, bensì come un'entità quasi umana, in grado
di pensare e provare sentimenti.
E' stato l'unico singolo estratto da questo disco. Il cd promozionale,
stampato in sole 500 copie, contiene anche la canzone di Nek "In te",
interpretata da Mangoni.
Ospite musicale del brano è Demo Morselli (tromba e arrangiamento fiati).
- Né carne né pesce
(Belisari, Conforti, Civaschi, Fasani)
-
una delle canzoni più belle e musicalmente complesse del gruppo, in repertorio da metà anni '80.
In questo disco viene sfruttata per presentare i membri degli Elio e le Storie Tese al pubblico.
Feiez fa sentire a tutti la sua voce cantando una parte in inglese della canzone.
- Sono felice
(Ron, Antonacci, Danè)
-
parodia di una canzone presentata da Milva al festival di Sanremo, "Sono felice" riesce a rendere
perfettamente i momenti di disperazione che caratterizzano la vita di un gregario.
Poetica e drammatica, cita Felice Gimondi, Eddy Merckx, Bitossi e l'immancabile Adriano De Zan.
Un'analisi lucida e commovente del duro mondo del ciclismo.
- Amico uligano
(Belisari, Conforti)
-
sigla di Mai dire Gol, la canzone vede la presenza ai cori di Alex Baroni.
Un modo ironico e elegante per denunciare al mondo l'inquietante aumento della violenza negli stadi,
dovuto in gran parte ai feroci hooligan inglesi.
- Ho molta paura
(Belisari)
-
si tratta di un medley che chiude il disco. Raccoglie i pezzi più antichi degli Elio e le Storie Tese,
risalenti ai primissimi anni '80.
Si ascoltano brevi frammenti di "Settore giovanile targato
Travagliato", "El sciur Francesco", "Elio", "Mosche".
Compare per la prima volta il minaccioso messaggio ("sei un uomo di merda...") lasciato sulla segreteria
telefonica di Rocco Tanica dalla futura "Nasty Sciura".
Il messaggio verrà poi rielaborato e trasformato in "L'eterna
lotta tra il bene e il male", uno degli inediti inseriti nel greatest hits "Del meglio del nostro meglio Vol. 1".
|
Note:
|
contiene le canzoni che facevano parte del repertorio del gruppo dal 1979 al 1986.
E’ stato registrato dal vivo negli studi Regson di Milano dal 3 al 9 ottobre 1993.
Ristampato nel giugno 2000 in confezione digipack con l'aggiunta della traccia video
"Noi siamo i giovani (con i blue jeans)" (numero di catalogo Aspirine/Bmg 74321 77222)
|
Album
|