Tutto cominciò...

Leesa Marok
a cura di Leesa & Marok

Marok

Era una luminosa sera di Maggio quando i due giovani corpi di Marok e Lees@ si incontrarono al Palladium di Roma.
Eh sì, cari lettori, la domanda sorge spontanea: che minghia ci faceva il giovane Marok una luminosa sera di Maggio al Palladium di Roma? BOH…
Nemmeno lui lo sa con esattezza, tutto quello che abbiamo scoperto è che quella mattina il cielo di Torino era grigio, TROPPO grigio per i suoi gusti, la noiosa pioggerellina che bagnava i suoi vestiti tentava invano di corrodere e arrugginire gli ingranaggi del suo inesistente cervello, la cui cavità reagiva allagandosi e zampillando sensuale dai suoi splendidi padiglioni, mentre con il suo tenue scroscio, emula d'esotici cessi, offriva lontane eco ai pensieri più sublimi che placidi sfociavano nei più nascosti desideri del suo io: SOLE e FIGA.
E forse sarà per questo che l'istinto lo spinse a prendere un treno che lo portasse via, lontano, là dove il Sole è alto, dove la figa è tanta e dove il simpatico complessino degli Elio e le Storie Tese si esibiva dopo lunghi mesi di astinenza: il Palladium di Roma.

Ma al suo arrivo il concerto non era ancora iniziato, giovani fave stavano addobbando il palco per prepararlo all'assalto della grande folla urlante e vogliosa e, desideroso di contribuire attivamente a tanta operosità, il giovane Marok osservava il tutto pigramente appoggiato al palco ancora deserto.
"Scusa… tu sei Marok?"

Il giovane Marok si voltò incuriosito e vide due giovani donne che lo fissavano.
L'affare si stava ingrossando.
"Sì… sono Marok…"
"Io sono Lees@ - disse una di loro - ti ho visto in rete!"
"Ma va? - esclamò l'incredulo Marok - hai visto il mio sito???"
"Il tuo sito? No… ti ho visto sul sito di Kava, c'era una tua foto insieme a Faso, a me serviva una foto di Faso per il calendario, così ti ho CANCELLATO DALLA FOTO e poi l'ho stampata…"
Di fronte alla faccia allibita del giovane, l'amica di Lees@, per stendere un velo pietoso, disse: "Io sono Mara, ciao. Hai un sito?"
"Sì… - risposi - ho un sito sugli Elii…"
"Un sito sui GAY? - commentò Lees@ - Ah, però…"
E da questa risposta il giovane Marok capì di aver trovato la sua anima gemella, Cupido aveva scoccato la sua freccia e, sette mesi più tardi, dopo centinaia di milioni di miliardi di decine di mail, i due teneri amanti cibernetici si incontrarono sull'altare, naturalmente virtuale e convolarono a liete nozze.
Morale della favola:
1. I siti sui gay tirano un casino
però:
2. Tira più un pelo di figa che un carro di buoi
ma soprattutto:
3. Non sa non dice

MaRoK

Leesa

Tutto cominciò in un afoso e sudato giorno di maggio del 1999 (non avevano ancora inventato la Fasa, ndr). Gli Elii erano a Roma per la presentazione di Craccracriccrecr ed ero emozionatissima anche perchè era il mio primo concerto da "Fava"... Niente però faceva presagire ciò che di lì a poco mi sarebbe accaduto, sconvolgendo totalmente la mia esistenza di giovane donna.

Durante il soundcheck (sorvolerei sulla testaggine di c..zo di alcuni elementi della sicurezza), nel buio del Palladium, vidi due fanaloni azzurri, attaccati a un giovane corpo a dir poco strepitoso, che si avvicinavano. Il tizio si presentò come Alessandro di Torino, ma lì per lì non mi colpì più di tanto, presa com'ero dalla visione di Fas...ehm...degli Elii da vicino [semi cit].

Io e la favessa Mara (non dimenticate che prima di essere favesse siamo donne, e come tali un po' pettegole) commentammo: "Uhm, non male 'sto tipo! Solo che c'avrà sedici anni!" Ci ritrovammo a parlare poco dopo e lui disse: "Sapete che ho un sito sugli Elii?" Sarà stata la musica ad alto volume o la mia incipiente sordità, ma io capii: "Sapete che ho un sito sui gay?" Sedicenne e con un sito sui gay: d'un tratto fu tutto chiaro, avevo trovato l'uomo della mia vita!!! Più tardi ho scoperto che aveva 23 anni e un sito che con gli omosessuali non c'entrava nulla ma questa è un'altra storia che vi racconterò se avrete la compiacenza di seguirci in questo nostro delirante viaggio alla scoperta dei piaceri dell'ammore.

Fatto sta che dopo 7 mesi di fitta corrispondenza internettiana, convolammo a giuste nozze, internettiane anch'esse.

Ora sono una donna realizzata e felice (un po' alla Carmen Consoli!) e parte del merito è di Claudio Cecchetto, l'inventore del Gioca Jouer e di Mauro Repetto, nonchè il "papà" di Matrimonionline.

Massimo rispetto a Claudio, dunque, e a voi dico, avete dubbi e perplessità sul vostro lui o la vostra lei, oppure su tutti e due? Cosa aspettate?

PIGGHIATE LA TASHTIERA E SHCRIVETECI UNA MAIL!!!

In fede, Lees@ Marok.

 

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