Le interviste: Otar Bolivecic

Cicalona Verdemela
a cura di Cicalona e Verdemela

Le Fave Romane Cicalona e Verdemela incontrano Otar Bolivecic (il produttore di Elio e le Storie Tese) il 7 maggio 2001, agli Psycho Studios di Milano (i miti ci studi di registrazione degli elii)

Domanda: Claudio Dentes in tre aggettivi... non vale leggerle prima, le domande!
Risposta:
allora questa la lasciamo per la fine... io devo dare tre aggettivi, ma figurati, che ne so io? Non so niente
tre caratteristiche, cosa dicono di te?
cosa dicono di me? Allora, qualcuno dice che sono uno stronzo (risate a profusione tra le FR), no?

D: 'qualcuno'... allora ci dici come nasce il nome Otar Bolivecic?
R:
questo sì, è curiosissimo, perché in 'cassonetto differenziato' ad un certo punto sentite che c'è 'il bolivecic', e in pratica l'idea è nata da lì. Mentre eravamo in studio, quel pezzo fu cantato in queste condizioni: Elio era venuto con - come si chiama? - l'accappatoio, s'era messo in accappatoio - giuro - in studio e stava mangiando dei cracker, quando ha cantato cassonetto dall'inizio alla fine, per cui, se voi ascoltate bene in cuffia, quando dice 'perché na na na na naa...[ecc.]...dov'è? Il cassonetto differenziato per il frutto del peccato'...
ah, quello è l'effetto cracker?
quello è l'effetto cracker in bocca... eh, stiamo parlando dell''89, di 11/12 anni fa... e lì c'era la storia là del bolivecic, per cui abbiamo detto 'beh, potrebbe essere il mio cognome'...[FR si avvicinano a dei macchinari di marca 'Otari'] e poi noi usiamo 'quei' registratori, per cui da lì ho avuto il flash per il nome di battesimo Otar e poi la cosa buffa è stata che lo stesso anno a Cannes c'era veramente un regista che si chiamava Otar Iossellani, per cui il nome è un nome che esiste.
quindi nasce da 'cassonetto', noi pensavamo che su 'cassonetto' quello fosse già il tuo nome...
no, perché nasce lì
e la parola 'bolivecic', come nasce, come una di queste 'random'?
sì sì random...

D: cosa pensa Claudio Dentes di Otar Bolivecic?
R:
eh... che si modifica negli anni, a seconda di qual'è la situazione, i primi anni ovviamente sono stati degli anni bellissimi, perché non eravamo assolutamente contaminati dagli affari, quindi, quando eravamo in studio, veramente eravamo in studio con le lacrime agli occhi continuamente, soprattutto Faso e Elio ed io devo dire, ma anche Sergio, tutti quanti a piangere dal ridere per delle 'cazzate'
quindi facevate proprio...
...cazzate, ma cazzate, cioè... le cazzate proprio per ridere, ma c'era anche molto spirito fuori dallo studio, ci si vedeva sempre, eravamo, siamo tuttora amici, solo che crescendo, superati - almeno per quanto mi riguarda - i quaranta, superato quel periodo lì, di colpo è iniziato un altro tipo di periodo, dove, non so, dopo le 8/9 di sera, si va a casa, mentre prima stavamo in studio magari fino alle 3/4 di notte, e diciamo che la sera era il periodo della giornata in cui nascevano le idee. Di giorno è molto difficile farsi venire le idee, tra le telefonate etc. mentre la sera, dopo mangiato è finito tutto, quello è il momento della giornata in cui è più facile. Forse il prossimo disco lo faremo molto più di sera, mi auguro. Quindi Otar cambia a seconda del periodo, all'inizio era sicuramente 'compagno di scuola' di Elio e le Storie Tese, e poi man mano è diventato la persona che si è occupata un po' degli affari discografici, musicali, etc. per cui c'è stata una specie di 'sdoppiamento' della personalità, del ruolo, ed è diventato un pochino diverso, però siamo sempre amiconi, lavoriamo sempre bene insieme, sono ormai 12anni, quindi abbiamo già passato il settimo anno di crisi, siamo super rodati!

D: invece cosa pensa Otar Bolivecic di Claudio Dentes?
R:
beh, ecco questa invece è una bella domanda! Io penso che vorrei essere Otar Bolivecic, perché a essere Claudio Dentes invece ci sono un sacco di responsabilità, lavoro, cose che appesantiscono di molto la vita, invece a essere Otar Bolivecic, cioè poter essere solo il produttore di Elio e le Storie Tese, sarebbe il massimo.
comunque tutti quelli che abbiamo intervistato che hanno lavorato con Loro, proprio lo considerano 'una cosa a parte', anche professionalmente, umanamente[Otar annuisce], in tutti i sensi...
...una bella esperienza!

D: raccontaci la famosa notte in cui avete ascoltato la cassettina live degli Elii, cioè la prima notte in cui li avete ascoltati
R:
eravamo io e Feiez qui in studio con Davide Romani, che è un produttore di Ferrara, mio fratello in pratica, cioè io lo considero mio fratello e lui si considera mio fratello fratello anche se non ci sentiamo piu' cosi' spesso, come con mia sorella, quella vera. Eravamo qui in studio, alle 7 di mattina, finito un lavoro, non ricordo neanche più il cantante, Feiez tirò fuori questo 'live in Bologna' che, tra l'altro, Faso ha ancora, ho visto che ha la cassetta. Ci fece sentire questa cosa, disse: "Questo è il gruppo con cui suono" - "Ah, elio e le storie tese...!" e io dico "Quegli stronzi!" [risate], perché stronzo è ricorrente, ma perché?
li conoscevi già?
no, c'eravamo già sentiti al Magia qualche volta, nei localini, e c'era stato qualche 'screzietto' tra di noi, perché io ero già interessato a produrli due anni prima, ma non si riusciva mai, però quel giorno ascoltai tutta la cassetta dall'inizio alla fine, quindi fino alle 8 e mezza - 9 di mattina, e poi di nuovo tutta fino alle 10, dopodiché con Davide eravamo per terra da ridere, ma proprio per terra, e io li chiamai, chiamai Sergio mi ricordo, e gli dissi: "Voglio fare un contratto con voi, voglio fare un disco, bla bla..." "Ah, bene, bene...", e allora vennero, ricordo che non avevamo nemmeno le sedie qui, ed eravamo seduti per terra, non sto scherzando, non c'era niente qui, e gli dissi: "Io voglio fare un disco con voi, l'unica regola è questa: entriamo in studio, registriamo, e quand'è finito vuol dire che è pronto, per cui sarà tra 1 mese, 2 mesi, 3 mesi...". Infatti ci impiegammo un anno a farlo quel primo disco lì! Andò così, ma fu un colpo di fulmine.

D: quindi qual'è stata la cosa che ti ha fatto credere in Loro?
R:
ma perché era la cosa più diversa... io erano 5 anni che facevo l'arrangiatore, il produttore per altri ed evidentemente c'era anche voglia di fare cose diverse, ma io lo facevo sentire in giro e la gente mi pigliavano per matto! Io ero invasato e mi dicevano "Tu sei completamente pazzo, cosa pensi di fare, pensi che possa piacere a qualcuno?" "Mah...ai ragazzi piacerà sicuramente" "ma tu sei matto!"
CICA: Infatti è particolare che tu abbia creduto in un gruppo così, anch'io quando li ho sentiti, e penso tutti gli altri, è stato un colpo di fulmine...
...e tu quando li hai sentiti la prima volta?
CICA: nel '90, arrivata la cassettina con 'cara ti amo'... "senti qua senti qua", tutti impazziti, da lì sono usciti i live, trafugati (a Roma arrivavano sempre cose al mercato nero delle cassettine), e tutti al primo ascolto impazzivano, perché nel panorama non c'era niente... una tristezza creativa totale!
era il periodo di Al Bano, mi ricordo
CICA: non c'erano cose italiane, e questa era l'unica cosa italiana degna.

D: quindi quali sono le differenze tra il lavorare con loro e il lavorare con altri artisti?
R:
mah... non saprei perché in realtà è un mondo talmente diverso rispetto alla media, che le differenze sono totali. Quando si lavora con Elio e le Storie Tese non si lavora, si fa la musica. Lavorare è una parola un pochino 'così', cioè non lo facciamo per lavoro, lo facciamo veramente per divertimento qui. Secondo me la cosa carina è che vengono delle idee, di solito me le fanno ascoltare, e poi da lì si iniziano i provini, ad elaborare... un modo abbastanza tradizionale rispetto agli altri, però poi è tutto il processo che arriva dopo di costruzione delle canzoni, di invenzione di suoni... diciamo che c'è molto spazio in quel campo lì, mentre magari quando fai altri tipi di produzioni, non lasci tutto quello spazio alla creatività ed i suoni. Loro hanno uno spazio iniziale per la composizione dove sono liberi, e poi c'è lo spazio della creazione, dell'arrangiamento, della registrazione in studio che si fa insieme, quindi il lavoro per me diventa facilissimo.
quindi non sei costretto a dare delle direttive, etc...?
no, io quando sono in studio con loro magari consiglio, dico "proviamo questo suono, a fare quest'altra cosa...", ma anche loro dicono "mah, no... proviamo anche quello...". Per esempio quando abbiamo fatto 'Giocatore Mondiale' prima versione l'assolo di chitarra l'abbiamo fatto io e Elio insieme, senza ascoltare quello che c'era sotto, buona la prima
andremo a risentirlo...
ma non è un assolo, è un attimo, cioè "ueinweiwenew", perché abbiamo detto "prima o poi dobbiamo fare una cosa che non ascoltiamo quello che c'è sotto", cioè, solo col click, ta ta ta ta, e poi la provi sotto e ci sta bene! Ma sono tantissime le cose che sono successe così. Direi che la cosa più importante rispetto a qualsiasi altro tipo di lavoro, è che qui c'è tantissima improvvisazione, e questa è la culla della creatività ovviamente. Perché se stai lì a pensare o invece improvvisi una cosa, e la sperimenti, questo è il modo di fare cose nuove.

D: aspetta che mi ricollego ad un'altra domanda... Perché tu hai suonato il banjo nel primo disco di Ligabue, mentre con gli Elii in realtà non hai suonato molto [Cica insinuante]...
R:
NO, ma ho suonato qualche volta in qualche pezzo, eh... Poi magari ci dimentichiamo di scriverlo...
infatti non risulta!
magari col Chivas qualche chitarra, poi adesso non mi ricordo più, ma è successo... Adesso non mi viene bene in mente, però può essere successo, sì.

D: come tipo di lavoro preferisci il tuo lavoro attuale di produttore o i tuoi trascorsi da musicista?
R:
no... preferisco il produttore, cento volte di più!
non ti senti musicista?
no... non sono mai stato un grande musicista, mai. Essere stato musicista mi avvantaggia tantissimo, perché ci sono tantissimi produttori che non sono musicisti, che quindi dicono "Vorrei una cosa un po' blu..." o "la vorrei un po' più gialla" o "fammela un po' verde...", mentre io so esattamente quello che posso chiedere e fino a che punto posso arrivare.

D: una produzione che non avresti mai voluto fare e una che invece ti ha dato molta soddisfazione?
R:
sai che non mi viene in mente?
i Matisse?
no no, i Matisse invece una roba stupenda, pensa che ho ricevuto adesso da lei in America il CD che non uscirà mai, quello era una roba bellissima, anzi, a pubblicarlo oggi... Eravamo avanti di 15 anni! Ma veramente avanti, bellissimo!
e Charlie?
Charlie... ma io non rinnego nulla! Non ho mai fatto una cosa controvoglia. Non è che tutto debba avere un senso, lo fai perché esistono una serie di 'congiunzioni astrali', che conosci una persona che ti fa sentire una cosa, che è carina, ti piace, lo fai sentire, "ah... carino"... E poi c'è un po' di confusione: io non produco in studio. Io produco solo Elio in studio, cioè Charlie lo fece Marco Didde, Marco Guarnerio, quello degli 883, che c'ha aiutato a fare anche Bisio ai tempi. Cioè io ho fatto il produttore fino all'88/89 e producevo Finardi, Mango, la PFM, tutta quella che era un po' la nicchia in quel periodo in Italia, e poi per iniziare a seguire Elio smisi, e lo studio ora lavora per altre produzioni, ma ci sono altri produttori che lavorano. Questo non vuol dire "ah, io no, me ne lavo le mani...", no, assolutamente, era per definire il mio ruolo. L'unico artista che produco in studio è Elio e le Storie Tese. Gli altri, lavoro come editore, co-produttore, ascolto...

D: un pregio e un difetto per ciascuno degli Elii, e per la Bolbo e per EmmeCi?
R:
pregio partiamo da Faso: è una persona molto solare, è sempre allegro, persona molto positiva, difetto che pensa un po' troppo al baseball, rispetto alla musica. Davide un pregio è che è un ottimizzatore pazzesco, e oltre a questo ha una grande sensibilità musicale, anche se questo è il pregio di tutti, sennò non sarebbero Elio e le Storie Tese, cioè ognuno di loro ha per il suo strumento e per il modo di vedere la musica una grandissima cultura musicale ed un'altissima sensibilità per il proprio strumento, cioè studiano, curano, stanno lì, non sono sciatti. E invece difetto di Davide è che è un po' irascibile. Sergio il pregio è la simpatia, cioè è la persona che più mi fa scompisciare dalle risate, una battuta via l'altra... Difetti che non si fa molto vivo e bisogna cercarlo. Per Elio, un pregio è l'educazione, è una persona estremamente educata, onesta, chiara, e credo che questo sia il suo più grosso pregio. Difetti è difficile con Elio perché è una persona talmente equilibrata che è anche difficile... ecco, un difetto ce l'ha: è interista! Ma io sono un tifoso milanista! Pregio di Christian è che non fuma, è una persona molta attenta e rispettosa degli altri, precisa nelle sue cose. Il difetto è che è svizzero e gli piacciono le bibite svizzere, adesso non so i nomi, però queste cose assurde! EmmeCi che dire? Lo conosco da molti anni prima di Elio e le Storie Tese. Ho iniziato nell'84 in studio con lui, è un genio punto e basta. Nel suo campo, nella programmazione, nei computer... Ci sentiamo poco, adesso ho sentito che lavora anche all'estero, che fa un sacco di cose per artisti stranieri, quindi lui è bravissimo, e l'unico difetto che ha per me è che fuma troppo, troppe sigarette, una ciminiera, una cosa allucinante! Dovrebbe smettere, infatti m'ha chiamato tempo fa dicendo fiero "lo sai che sono riuscito a smettere di fumare?", e io lo spero per lui. Jantoman pregio è la sua bravura al pianoforte, poi lui è molto prezioso, perché si è specializzato negli utilizzi del computer e serve sempre in quello che facciamo, quindi lo apprezzo tantissimo, anche come amico, perché come Max ha iniziato con noi nell'85, quindi diciamo che più o meno c'è la stessa conoscenza! Difetto è che è un po' zietto, ogni tanto ti riprende sulle cose, è un po' incazzosetto, ogni tanto però! Ultimamente anche lui ha detto "mi vedi che sono un po' migliorato?". LaSilvia è una delizia, una persona che, nonostante io non abbia un collegamento, è molto umile, questo penso sia il più grande pregio, e difetti nessuno, il difetto di Silvia è che è perfetta!

D: i tuoi rapporti con la Casi Umani, quali sono e come sono?
R:
ottimi, la Casi Umani è il management di Elio e le Storie Tese, ma non abbiamo, a differenza di tante volte che ci sono rapporti conflittuali tra etichetta e management, perché il management è quello che in teoria dovrebbe frustare l'etichetta per fare delle cose, qui non ce n'è bisogno perché noi le facciamo e quindi lavoriamo in piena sintonia e armonia.

D: andiamo sul gossip: secondo te chi sarà, dopo Mangoni, il prossimo a sposarsi?
R:
hahaha... E' dura, difficile a dire... Secondo me Elio... Potrebbe essere anche Faso, però direi più Elio che Faso, però forse Elio e Faso, forse si sposano Elio e Faso insieme! Alla fine sì!

D: parlando sempre di matrimonio, è vero che da quando ti sei sposato sei diventato un 'SuperMaison'?
R:
ma... io non sono sposato, sono separato, ho una figlia di 5 anni e ½ adesso, e diciamo che è vero che dedico tantissimo tempo a mia figlia, ho un rapporto eccezionale. Per forza sono cambiati i miei ritmi di vita, perché anche se non viviamo insieme, ogni momento libero che ho io mi fiondo da lei, perché è una persona divertente... Ci sono dei bambini da cui tu vai per fare presenza, immagino, perché sono dei strappacoglioni incredibili, questa invece è una persona proprio... simpatica! Cioè tu hai voglia di andare lì a pazzeggiare, a scherzare, a girare insieme, a far le cose, perché ti fa ridere, fa una battuta dopo l'altra! E' veramente una personcina, si chiama Vittoria.

D: tu ti piaci?
R:
io? Boh... Non ci penso perché io esisto e se tu già esisti, esisti per quello che sei. Le reazioni cambiano giorno per giorno, ti svegli bene, ti svegli male, qualcuno t'ha rotto le balle, non t'ha rotto le balle, buon umore cattivo umore, pressione alta, pressione bassa. Diciamo che, se piacersi vuol dire sapere di essere una persona onesta e corretta, allora sì, mi piaccio, sono soddisfatto di questo lato mio del carattere che so di essere fatto in questa maniera perché sono cresciuto così. Poi ci sono dei lati del mio carattere che magari non mi piacciono perché sono molto irascibile per esempio. Questo è un lato che non mi piace.

D: ultimo libro letto, ultimo film visto, ultimo CD comprato, ultimo gruppo prodotto?
R:
ultimo gruppo prodotto è il disco live di Elio, ultimo libro letto che mi piaceva... ecco, sai un difetto pazzesco mio? Non ho memoria! Ho letto un libro la scorsa settimana... dopo mi viene in mente. Film: Billy Eliot, bellissimo. CD: eh... ma io i CD non li compro, tradizionalmente, perché sono un collezionista, cioè compro quello che mi piace della roba vecchia, perché la roba nuova si ascolta per radio, internet, o perché qualcuno me lo regala... solitamente colleziono e ricolleziono i Beatles. Crosby, Stills & Nash mi piace moltissimo ascoltarlo, James Taylor mi piace tantissimo. Per me la musica ha questa valenza: ogni canzone, di Elio o di quelle che colleziono, mi ricorda un momento preciso. Per esempio mi ricordo che quando c'era 'Cara ti Amo', avevo una ragazza di Roma, questa ragazza di Roma l'aveva ascoltata e m'aveva diffidato e io le ho detto ciao! Ecco il libro che ho letto! Si chiama 'il Minotauro', libro bellissimo di spionaggio.

D: parliamo del live e del DVD...
R:
il live in pratica è una collezione, né più né meno, di concerti tra il '94 e il '99 e doveva essere un attimino più ampia, poi in pratica abbiamo scelto le versioni che ci piacevano di più di queste canzoni, non c'è nulla di recente, e c'è qualche cosa di 'antico', perché c'è dentro 'cassonetto' appunto, 'john holmes', 'cara ti amo', ma direi che la particolarità di questo disco qui è che è suonato benissimo, mixato benissimo da Foffo, ed è un bel disco sicuramente... sono 20/21 pezzi, è doppio, un digipack doppio al prezzo di uno, questa è la cosa bella. La copertina... il disco si chiama 'Made in Japan', per cui la copertina è tale e quale a quella dei Deep Purple, il libretto invece una roba pazzesca. Noi negli anni abbiamo registrato tantissimi concerti e infatti questa è solo veramente una piccola parte, veramente potremmo fare cinque dischi diversi l'uno dall'altro! I pezzi li abbiamo scelti in base alle versioni suonate bene che piacevano a tutti, Foffo aveva addirittura dei pezzi presi direttamente dal mixer, per esempio a Palermo, perché, ne parlavo l'altro giorno con Sergio, ci sono delle sere che sono tutti 'benedetti', serate magiche, quindi ci sono tantissimi pezzi, almeno 5 o 6 di quella data lì e sono presi direttamente dall'uscita del banco, così come sono. Il DVD sarebbe il concerto di Lugano che hanno fatto l'anno scorso, quindi una cosa molto recente, con Ike Willis, per cui ci sono molti pezzi loro, e poi ci sono 5 o 6 pezzi di Zappa fatti con Ike Willis, tutto il concerto sono 2 ore di roba con le immagini, ma la cosa bella è che è missato in 5.1, quindi poi chi ha a casa l'home theatre, che ormai costa meno di un impianto 'buono', se lo ascolta ed è veramente un'esperienza! Veramente bello! Questo per Natale!
e la Biba la state facendo voi qua?
no, la farà Foffo a Firenze.

D: ma tu hai rapporti con la Biba?
R:
come ascoltatore. Mi sembra bellissimo, un progetto meraviglioso, unico, come sono uniche le cose che fanno Elio e le Storie Tese, un progetto per riunire dei musicisti che suonano per divertirsi. Detto questo, hai detto tutto. E' lo spirito di Elio e le Storie Tese, il loro spirito negli anni, se avete avuto modo di parlare con Elio, avrete sicuramente capito che il fatto che loro ne abbiano tratto un lavoro è una conseguenza del fatto che comunque hanno sempre fatto una cosa che diverte, quindi siamo un gruppo di persone molto fortunate.

D: come vedi il tuo futuro con gli Elii?
R:
il futuro è così, alla giornata, non facciamo grandi programmi. Adesso esce questo disco il 31 maggio, il 16 maggio c'è questo concerto a S.Cecilia a Roma, per cui ci vedremo lì, e poi ci saranno le date quest'estate, poi magari a settembre ottobre inizieremo a fare il disco nuovo e quando sarà pronto questo senza nessuna scadenza, prevedo che possa uscire a Natale dell'anno prossimo. Adesso ci mettiamo molto meno, ma vorrei metterci molto di più, ecco, se potessi esprimere un desiderio, sarebbe di ricominciare da capo, senza scadenze... E voi cosa ne pensate di 'Vite Bruciacchiate'? Io non so neanche come sia successo... Solo che c'erano tutta questa serie di coincidenze per cui c'era la possibilità di fare qualche cosa andando a suonare, girando. Anche questa cosa qui è unica perché nessun altro ha mai fatto una cosa del genere.
ma il CD uscirà mai?
mah... io credo di sì, in futuro. Però adesso vediamo, perché stiamo cominciando a pensarci solo adesso, perché è materiale della RAI ed è un po' più difficile da gestire, ma adesso ci stiamo pensando... Però se ci pensi è stata una cosa semplicemente unica e alla fine finito tutto, dopo che ci ha lasciato Feiez, ho capito perché avevo spinto e prodotto questa cosa qui, perché rimane Feiez per sempre. E' un po' come la storia degli attori dei film, che vedi che ne so, Cary Grant morto? No, è vivo, chi lo sa... perché rimane indelebile, quando tu pensi ad un attore, che ha fatto un sacco di film... Poi è stato talmente difficoltoso il montaggio, è durato 2 anni, veramente un'impresa titanica, quasi al di fuori delle nostre possibilità, non è un prodotto così 'di lusso', ma alla fine a tutto ci deve essere un motivo, e secondo me il motivo è questo, è che noi vediamo sempre Paolo così: canta, felice e questa è un'altra cosa di cui vado fiero.

D: fatti una domanda e datti una risposta.
R:
ahò, questa è una risposta.
e la domanda qual'era?
ahò?

D: facci una domanda e ti daremo una risposta.
R:
ah... allora... domanda che io vorrei sempre fare a dei fan di Elio e le Storie Tese: cos'è che vi fa più ridere di Elio e le Storie Tese? Se c'è una canzone, o qualche cosa che loro fanno...
MELA: l'interrogatorio di 'Vite Bruciacchiate', io ci ho riso fino alle lacrime. La cosa che mi è rimasta più impressa è il concerto di Crema, quello del 23 dicembre.
ce l'abbiamo registrato. Avete fatto bene a dirmelo perché lo abbiamo filmato.

Un grazie a Otar Bolivecic per la sua disponibilità e per l’inesauribile carica di simpatia che ha accompagnato la sua intervista... e le sue produzioni! A presto! :)

da sx: la Cicalona, Verdemela, Otar

(da sx: la Cicalona, Verdemela, Otar)

 

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