PreConcerto al Jive di Roma del 12 maggio 2000 |
a cura della
Cicalona |
Perché ho smesso di mangiare la carne
Cosa c'è di meglio in un limpido venerdì di maggio che uscire per andare a vedere un concertino di amici?..
Andare a mangiare una pizza con un'amica per poi recarsi al suddetto concertino! ;)
E' bello camminare finalmente senza più i pesanti cappotti invernali, respirando l'aria fresca della sera,
riscoprire nuovamente luoghi un tempo familiari.. Entrare in un locale con le tovaglie a quadrettoni e il tavolo
con la gamba traballante, ordinare una pizza e una birra mentre i musicisti provano il suono. Chiacchierare
allegramente in mezzo al vociare stridente come l'attimo che precede il silenzio chiamato dal ticchettìo della
bacchetta del direttore di un'orchestra di musica classica..
E poi via, dalle Fave di Luca, per festeggiare insieme un altro concertino di cui facciamo così parte anche
noi! E così ci incontriamo con le Vene Varikose davanti al jive, a cui però l'accesso sarà negato per un'ora
ancora.. Ma è venerdì e la serata comincia solo ora a prendere vita per tanti giovani che come noi si sono dati
appuntamento in uno dei tanti locali che costellano la via! Prenderemo una birra nell'attesa..
Entriamo così nel torbido ingranaggio del "dopo-cena": il nostro nome viene registrato all'ingresso della
birreria davanti a cui ordinatamente veniamo messe in fila.. La catena produttiva ha inizio: veniamo
accompagnate ad un tavolino che ci costringe quasi all'immobilità, nell'attesa della cameriera-laser che
provvederà alla nostra ordinazione; nel locale si aggirano altri gruppetti portati velocemente al primo tavolo
che si libera nel frattempo.. Dentro la fabbrica ha inizio la produzione con ritmi perfettamente scanditi: una
ragazza ci porta da bere, poi ecco un'altra con il cibo, quindi una terza con il conto e nel giro di pochi minuti
siamo già pronte per lasciare il posto al prossimo nome della lista..
Non potrei mai mangiare un pollo o una mucca o un maiale: ora mi sento proprio come loro, e non sarò io
a liberare il posto per farne allevare un altro..
L'industria dei locali notturni produce operai "impersonali": freddi, spavaldi, arrabbiati.. comunque,
giustamente, insoddisfatti. Come stupirsi se spesso parlare con uno della sicurezza è come parlare con un
muro? Perché stupirsi se sembrano quasi seccati davanti a qualcuno che gli si rivolge come ad un suo simile?
E' come se un mucchio di terra avesse qualcosa da ridire ad un poveraccio che sta lì a spalarla col badile!..
Perché quindi ribellarsi davanti a mezz'ora di fila ingiustificata, fatta solo per esibire il "pienone" nei
confronti degli altri locali? Perché non capire quando facendo notare che il concerto è cominciato, e che
mezz'ora prima gli avevi chiesto quale fosse la fila da fare per gli amici in lista per quello, ti viene urlato che
"tanto era solo la prima canzone" (era la seconda, n.d.r.) e che tutti quelli che ci erano passati avanti erano
"di un'altra lista"? (che ci sarà stato *prima* del concerto??) Perché andare via quando dopo tutto ciò lo
stesso "operaio" ha fatto allegramente entrare una mezza dozzina di amici suoi appena arrivati?
Perché?.. Semplice: non sono carne. Non mangio carne.
..E certe volte perdo la pazienza!! ;ÞÞ
Concerto al Jive
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