Puliletti blues

 

È la musica leggera
che si fa largo nell'aria,
qui, in questa sera.
In una serata d'inverno,
io che sono infermo
nel mio letto che sta fermo
attorno a un perno d'incenso
e d'incendio

L'eminenza grigia del blues
a cui mi sono rivolto l'altra sera
per chiedere una raccomandazione
nel mondo del blues.
Avevo bisogno di un favore
per cantare blues.
Ho parlato all'eminenza che mi ha detto:
"Non puoi usare troppi accordi,
devi usarne al massimo tre e tutti maggiori,
al limite una settima o una settima blues".
Vai con la settima blues.

Poi mi ha presentato il suo amico,
l'eminenza grigia numero 2 del blues,
che mi ha detto "Stai attento!
il mondo del blues pullula di personaggi
non molto raccomandabili;
c'è ad esempio Puliletti!
Puliletti è terribile,
Puliletti è cattivo,
Puliletti prende in giro
quelli che cantano male il blues".
Ma Puliletti stesso
non è in grado di cantare il blues.
Lui sbaglia tutti gli accordi,
ne usa tre ma sono tutti minori.
Vai con il blues minore.

Il blues di Puliletti, diciamo.

Però il Puliletti in fin della fiera
non è neanche un cattivo ragazzo,
siamo usciti assieme,
siamo andati a bere una birra,
ma era una birra di quelle che ti mettono k.o.
Era una birra da 100 litri
e al bar ti costringevano a berla tutta
in un sorso solo.
Ma Puliletti è abituato a fare queste cose,
io purtroppo no, io purtroppo no, io purtroppo no,
io purtroppo no, io purtroppo no, io purtroppo no,
io purtroppo no, io purtroppo no, io purtroppo no
e invece io purtroppo sì,
e così mi sono inventato un nuovo blues,
un blues composto da vari accordi,
accordi minori, accordi maggiori, accordi diminuiti,
accordi di settime di vari tipo,
però tutti costruiti sulla stessa fondamentale.
Vai con gli accordi costituiti sulla stessa fondamentale. 
 
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