La cinica lotteria dei rigori

 

Il capitan della compagnia
sta piangendo perché ha sbaglià.
perché ha sbaglià,
s'emosionà, l'è infortunà.
Il Daniele l'ha fà cilecca
e il Buddista l'ha svirgulà.
Il na-mio-hò e il ren-ghen-ciò
non funzionò.

Il nemico è alla porta e spara, tapùm,
io mi tuffo a casaccio tapùm.
Ma speriam che la vada fora,
non mi faccino più gol.

A me basta che mi seppellite
sotto l'ombra di un bel fior,
e date un pezzo del mio corpo alla mia mamma,
un bacino alla mia bella
ma il coccige al mio moretto.
Dài pensiamo al campionato
e non caghiamo quella subdola, turgida,
cinica lotteria dei rigori. 
 
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