La cinica lotteria dei rigori
Il capitan della compagnia sta piangendo perché ha sbaglià. perché ha sbaglià, s'emosionà, l'è infortunà. Il Daniele l'ha fà cilecca e il Buddista l'ha svirgulà. Il na-mio-hò e il ren-ghen-ciò non funzionò. Il nemico è alla porta e spara, tapùm, io mi tuffo a casaccio tapùm. Ma speriam che la vada fora, non mi faccino più gol. A me basta che mi seppellite sotto l'ombra di un bel fior, e date un pezzo del mio corpo alla mia mamma, un bacino alla mia bella ma il coccige al mio moretto. Dài pensiamo al campionato e non caghiamo quella subdola, turgida, cinica lotteria dei rigori. | |
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