Lo Spigolo di Kranpo - n. 18 |
a cura di
Kranpo |
Benritrovati.
Dopo mesi e mesi e mesi infine siamo ancora qui. Eh già anche quando sperate di esservi liberati di me, alla fine torno sempre. Che palle. Vabbè la vita è ingiusta.
Ma adesso non pensiamo ad altro, a quello che succede nel mondo, in Italia, o nelle stanze di Paris Hilton, ci sarà tempo per riparlarne, ora dedichiamoci esclusivamente perchè ne vale la pena, alla decima, sconvolgente, drammatica, struggente puntata de
"THE PERILS OF MISTER EASTER"
Riassunto delle puntate precedenti: Durante la festa in Val d'Aosta della Principessa Compressina, un ignominioso tranello viene messo in atto: distraendo il noto investigatore dell'improbabile Daxter Easter con quattro pupazzi travestiti da difensori del Milan, il povero colonnello Muesli viene assassinato. Un misterioso nemico, autore della macchinazione, minaccia apparentemente i membri di una ridicola congrega depositaria di un terribile segreto. Per salvare il mondo c'è un unica speranza: portare l'ultimo sopravvissuto della setta, il tenente Jay Friday, dal fantomatico e disperso professor Fotone. Così dopo aver reclutato le sue tre indispensabili aiutanti, Lady Chatterbox, Senorita Manzana e Visa, e dopo essere scampati miracolosamente a mille pericoli, i nostri eroi raggiungono finalmente il laboratorio segreto del professore. Ma l'ennesima sorpresa è in agguato: non esiste nessuna setta e alcun segreto, infatti Friday si rivela un traditore e cattura Fotone per gli scopi mefistofelici del suo padrone: il Diabolico Dottor Marko! Costui ha progettato infatti un misterioso macchinario per conquistare il mondo, in grado di funzionare solamente utilizzando il povero scienziato. Così i nostri eroi pronti a salvare Fotone e a sconfiggere il loro avversario partono alla volta del covo del malvagio, nascosto a Bujho do Culo nell'immaginario Stato del Brasile; con loro due imprevisti compagni: il giovane e simpatico Capitan McQueen e il Trakratrakra, un omone forte ed eroico. Ma giunti nel bel mezzo della foresta amazzonica, l'ennesima trappola: l'unico in grado di portarli a Bujho do Culo, il giovane McQueen, scompare misteriosamente e i nostri eroi si ritrovano sperduti, ignari che un'invisibile minaccia li sta spiando...
Capitolo X di XIII: "Il Mago di Bujho do Culo"
"Niente panico." disse il glorioso Daxter Easter come se gli stessero facendo una delicatissima rettoscopia "Ora in base al vento, ai segni nel cielo, al canto degli uccelli e al calendario di frate indovino capiremo dove siamo finiti e troveremo la strada giusta! Non temete..."; le tre Diavole e l'eroico omone lo guardarono come si guarda una persona a cui non si crede: insomma tipo come si guarda il tg4. "Ok, - non si diede per vinto il nostro inesauribile eroe - qualcuno di voi ha per caso una bussola?... Un navigatore satellitare?!" E giù tutti a ridere. Ah Ah. Poi Lady Chatterbox stava per proporre qualcosa di totalmente assurdo quando un altro sibilo allertò il quintetto di amici, e un albero crollò al suolo senza alcun apparente motivo. "Oh mio dio!" dissero i cinque in coro "Qui c'è qualcosa che non va... mi raccomando stiamo con gli occhi aperti!" dissero sempre in coro e in coro si risposero "Ok". Terminato questo scambio di battute il silenzio era tornato ingombrante. "Ecchecazzo! - lo ruppe il Trakratrakra - E adesso dov'è Senorita Manzana???" La Diavola più minuta era scomparsa. "Ok, ok - disse sudato e ansimante Daxter - siamo di fronte a una grande minaccia... dobbiamo stare uniti o facciamo la fine dei dieci piccoli indiani di quella lì... quella che scrive... vabbè insomma avete capito! Non perdiamo la testa! Capito? Non facciamoci prendere da crisi isteriche o attacchi di diarrea! Ok? Chiaro? Mi state sentendo??? Capito??? Eh??? Mi avete compreso????" "Capo?" lo interruppe Lady Chatterbox "CHE C'E'????" rispose urlando, ma pacatemente, il nostro calmissimo eroe "Visa è scomparsa". Il sottofondo orchestrale tambureggiante indicava che la suspense era al suo apice. "Stiamo scomparendo come triceratopi! - disse il Trakratrakra - Dobbiamo fare qualcosa Daxter! O qui è la fine! Muoviamoci e scegliamo una direzione" "E va bene - rispose Mr. Easter di nuovo lucido e raziocinante - facciamo la conta e chi esce decide la direzione, ok? Allora, forza pipì, pepè e pupù rutta il numero che vuoi tu!" E mentre Daxter ruttando indicava con la mano il due, e il Trakratrakra ruttando indicava l'uno, Lady Chatterbox non ruttò nulla. Anche lei era scomparsa. Quando i due rimasti si resero conto della situazione, si guardarono come si guardano due innamorati al primo appuntamento.
Stava allora per dire qualcosa di circostanza e di molto tenero il nostro Daxter, quando notò una traccia: un'impronta. Tutto allora si fece chiaro nella mente schizoide del geniale investigatore dell'improbabile; fece cenno di star zitto al Trakratrakra e gli comunicò con l'alfabeto muto. Gesticolò: ho capto c'è una mnacca nvsble è mmetzzata dobbamo mmetzzarc pure no e scrutare gn cosa sentre tutto quello che s muove (Daxter non si ricordava come si faceva la "i" nell'alfabeto muto...). Il Trakratrakra fece cenno di aver capito dopodichè si cosparsero di fango su tutto il corpo, improvvisando cose porche davanti ad una webcam, e con un laccetto si legarono i polsi tra di loro. Subito cominciò a risuonare la musica figa dei due eroi che stanno per risolvere il mistero e battere il nemico; cominciarono a muoversi strisciando in mezzo alla foresta e cercando di seguire quelle poche impronte che il fiuto del nostro allergico protagonista era riuscito irrealisticamente a scovare. E prima di quanto si aspettassero uno spettacolo per stomaci forti si parò di fronte a loro: una carcassa di un bagetbozzo abbandonata. Davvero raccapricciante. Superato anche questo ostacolo finalmente i nostri due eroi trovarono quello che stavano cercando: appesi e legati a degli alberi c'erano le tre Diavole e Capitan McQueen! Privi di conoscenza e infangati, ma sembravano vivi.
Daxter allora gesticolò: sleghamo le davole e sveglamole abbamo bsogno d auto per combattere questo mostro nvsble charo? Ma non finì di gesticolare che venne preso da un invisibile braccio forzuto e scaraventato contro un albero; e con lui ovviamente anche il Trakratrakra. Allora l'omone disse "Separiamoci cazzo! io lo tengo occupato sproloquiando su Nanni Moretti, tu libera gli altri!" Ma non era facile, l'avversario invisibile colpiva entrambi alternativamente senza dare punti di riferimento o tempo per riprendere fiato; la sfida per i nostri eroi, anche se in maggioranza, era davvero impari. "Dobbiamo fare qualcosa Trakratrà! - disse tumefatto Daxter - Dobbiamo riuscire a renderlo visibile!" "Cazzo che idea! - rispose l'omone tutto livido - Geniale! Ma come?" E intanto il temibile nemico li stava corcando di botte. Fu allora che successe l'inaspettato: McQueen segretamente sveglio, riuscitosi a liberare e calcolati i movimenti del mostro in base ai colpi inferti, si gettò sull'essere invisibile avvinghiandosi a lui con tutta la sua forza. "Dai maremma puttana! - disse il prode giovane - Colpitelo ora! Non so quanto riuscirò a resistere!" Allora l'inarrestabile Trakratrakra cominciò a tempestare di cazzotti fortissimi l'enorme creatura antropomorfa, ma lo scontro era comunque difficile e il mostro per niente arrendevole; infatti stava quasi per liberarsi del rivelatorio McQueen. Il capitano compreso che stava per mollare la presa, rendendo di nuovo inafferabile il nemico, decise per il gesto estremo: in maniera tragicamente eroica si tagliò delle vene arteriose e con lo schizzo di sangue inondò il mostro rendendolo infine visibile. Il mostro si dibatteva ma McQueen continuava a spruzzare con ogni singola goccia di sangue che aveva in corpo. Infine cadde completamente dissanguato per terra ormai in fin di vita; ma il mostro ora aveva una fisionomia. E che fisionimia: sembrava un culturista vestito da cavaliere dello zodiaco, con in testa un elmo così pieno di treccine rasta che pareva la gioviale e rubiconda maschera di uno degli Slipknot. Uno a caso, tanto fa lo stesso. In ogni modo l'estremo sacrificio del capitano caricò l'animo di Mr. Easter e del Trakratrakra che si lanciarono sulla creatura come dei poeti-guerrieri, alla Braveheart per intenderci. "Nooooooooooo!!!!" urlarono all'unisono con le lacrime agli occhi e la rabbia nei denti, volevano vendetta e giustizia per l'eroico gesto del loro compagno caduto. Una struggente ed evocativa musica epica copriva il suono dei potenti colpi che i nostri eroi affondavano al rallentatore sulla creatura ormai già spacciata. Solo quando l'avversario smise di muoversi i due si fermarono maledicendo il destino crudele e correndo verso il povero capitano. "McQueen! Resisti! Ti salveremo! Noi..." cominciò Daxter gonfio di commozione "No... - rispose il capitano con un filo tremulo di voce - non c'è nulla da fare per me... almeno ce l'abbiamo fatta... quello era un Defecator... un' arma aliena creata dal governo ombra quello della fottuta teoria del complotto mondiale contro noi poveri stronzi infinocchiati fin dall'alba dei tempi... e adesso spaccate il culo pure a Marko... fatelo anche per me... grazie, mi avete insegnato cos'è..." e spirò nel fango dell'immaginario stato del Brasile. "McQueen!!!!!" singhiozzarono Mr. Easter e il Trakratrakra abbracciandolo teneramente, come nelle fiction melense e strappalacrime; poi, dopo aver liberato le tre Diavole, che appena si resero conto di quello che era successo scoppiarono in un pianto dirotto, e aver dato degna sepoltura al capitano, proprio come nella superficialità delle fiction melense e strappalacrime, rinfrancatisi rapidamente si interrogarono sul da farsi. "Bene - sospirò Daxter - ora dobbiamo raggiungere Bujho do Culo... ma come? Forse..." ma nel bel mezzo del ragionamento altri rumori attirarono l'attenzione del nostro quintetto ricostituito: da dietro alcuni cespugli giungevano quelle che sembravano delle piccole voci. Ed infatti decine di piccoli ometti (tutti vestiti come Michael Jackson quando era nei Jackson Five) erano immobilizzati tra quei rami, probabilmente altri prigionieri del Defecator. Dopo averli liberati Mr. Easter si rivolse a loro "Salve piccoletti, e voi chi siete?" "Ciao - rispose quello che sembrava il capo di questi nanetti con voce baritonale - noi siamo gli gnomi custodi di Bujho do Culo, coloro che sovrintendono all'equilibrio mentale del nostro leggendario paese... grazie per averci liberato, non so cosa volesse da noi quel mostro... comunque possiamo fare qualcosa per sdebitarci?" "Oh beh non credo - rispose furbo e reattivo il puro Daxter - sai noi siamo i buoni, lo facciamo perchè è nel nostro dna, non per avere una ricompensa... siamo dei fighi noi..." ma appena si rese conto di come lo stavano guardando le tre Diavole e il Trakratrakra, aggiunse "Ehm non è che potreste dirci la strada per Bujho do Culo??? Dobbiamo trovare un marrano che si nasconde lì! La salvezza del mondo dipende da noi! Potete aiutarci?" Dopo un rapido conciliabolo chiacchiereccio il capo degli gnomi custodi rispose "Certo! Potete venire con noi! Ma visto il clima psichedelico della nostra magica città, dovrete assumere alcune pillole... una specie di tassa d'ingresso, ok?" "Perfetto!" risposero in coro i nostri eroi entusiasti, e tutti insieme si diressero verso la famigerata Bujho do Culo. Girato l'angolo, erano arrivati; così gli gnomi diedero delle bizzarre pastiglie blu e rosse al nostro quintetto che subito predisposero il loro animo nello spirito migliore (mi raccomando NON fate questo A CASA! Magari da un'altra parte, in un locale, in un privè, in un centro benessere, ad arezzo, ad un rave, ma ASSOLUTAMENTE NON A CASA! Ok?). Infatti rimasero così stupefatti dalla bellezza di Bujho do Culo che era così luminosa, affascinante, libera, festosa, gioiosa, coinvolgente, spumeggiante, che è impossibile descriverla; e se i nostri eroi non avessero avuto una missione fondamentale per il genere umano si sarebbero ritirati lì a vita privata per sempre. Ma avevano questa missione così, solo dopo qualche ora di sfrenato divertimento e paradisi artificiali, chiesero agli gnomi se avevano un'idea di dove potesse trovarsi la segreta fortezza del Diabolico Dottor Marko. E il loro capo rispose "Noi lo ignoriamo, ma forse c'è una persona che può aiutarvi! Colui che serviamo, il Mago di Bujho do Culo!" "Ohhhh - rispose l'euforico Daxter con un tono un pò alla Abatantutono - e dove lo possiamo trovare questo Mago?" "Semplice - ribattè lo gnomo - basta seguire la strada di fattoni gialli! Ciao amici! Ciao!" E tutti si salutarono con tanti complimenti e promesse di rivedersi presto e di frequentarsi più spesso.
Così Daxter e i suoi alleati, come una novella Dorothy e i suoi deficienti compagni (nel senso che mancavano in qualcosa), cominciarono a seguire questa fila di ragazzetti cinesi accasciati per strada un pò debilitati ma tutti tanto sorridenti, tenendosi tra loro sotto braccio e canticchiando una canzone molto orecchiabile. Alla fine di questa coda bislacca si trovarono di fronte ad un imponente palazzo con i portoni spalancati; senza pensarci troppo i nostri entrarono. Saloni lussuosi anche se un pò disordinati si pararono davanti ai loro occhi, poi una voce tonante li accolse "Benvenuti stranieri! Volete voi avere udienza col mitico Mago di Bujho do Culo? Siete venuti nel posto giusto, ma prima dovrete affrontare una prova! Volete voi affrontare una prova?" terminò la voce con tono inquisitorio. "Francamente no! Non abbiamo tempo da perdere dannazione e abbiamo urgenza di parlare con questo Mago!" rispose Mr. Easter superbo e anche un pò saccente. "Per me è ok - rispose la voce - mi sono stufato di far superare sempre queste prove del cazzo! Chi se ne frega! Ma sì, forza accomodatevi..." Il quintetto allora superò l'androne e si accomodò in uno stanzone con un trono. Sopra c'era una persona molto elegante: era difficile stabilire fosse uomo o donna, adulto o bambino, aveva un pò di femminile, un pò di maschile, e un pò di drag queen; somigliava molto a Jack Nicholson, eppure aveva qualcosa anche di Kathy Bates e/o Diane Keaton e/o Cate Blanchett, insomma una fisionomia ben stabilita e riconoscibile; con sguardo folle ma cortese e con voce asessuata e spiccato accento del sud cominciò a parlare. "Salve amici! Io sono il Mago Jorgioz! Il vostro Mago! Il Mago di tutti! Ah ah ah! Che ci fate qui? Mica avrete preso freddo eh? Vi posso aiutare in qualche modo? Avete letto qualche bel concerto ultimamente? Ah ah ah!" I nostri eroi rimasero un pò interdetti, si guardarono più volte l'un l'altro, poi costrinsero Mr. Easter a parlare come portavoce; il quale disse "Salve oh Mago! Io sono Daxter Easter, il noto investigatore dell'improbabile! E' un piacere conoscerti, sei proprio una sagoma! Guarda parleremmo con te per ore ma avremmo bisogno del tuo aiuto e andiamo di fretta, puoi darci una mano?" "Oh certo - rispose Jorgioz - non avete che da chiedere! Il mio spazzolino è anche il vostro spazzolino! Sapete come si dice, mi casa è un anche un vecchio pallone da calcio! E chi non mangia ha mangiato... ed è uno stronzo perchè ha mangiato da solo... e chi mangia da solo si strozza perchè boh avrà manie suicide... Insomma mi volete dire di che avete bisogno? Uffa! Ah ah ah!" "Ecco - continuò impassibile Daxter - stiamo cercando il Diabolico Dottor Marko... é un malvagio che si nasconde a Bujho do Culo... sai dov'è la sua segretissima fortezza? Ti prego diccelo! Il mondo è in pericolo!"
"Ehhhhh, esagerato... - rispose il Mago mentre si asciugava i capelli - il mondo in pericolo per quello sciocchino! Mah... certo che lo so dove si trova... salite su per la collina Qualsiasi e lì troverete la sua inespugnabile fortezza! Non potete sbagliare! Vi serve altro? Forza su che non ho più tempo per voi, devo andare a fare un aperitivo e poi devo calpestare quel cretinetti del mio schiavo prediletto, l'enuco Luco! Comunque quando avete bisogno di qualcosa sapete dove trovarmi, magari la prossima volta ce ne andiamo insieme al cinema! Ok? Ah ah ah ah! E non dimenticate prima di uscire di assaggiare i pasticciotti all'ingresso! Chiaro? Sennò mi incazzo brutti bastardi! Ah ah ah ah! Ciao amici! Ciao!" E senza neanche il tempo di rispondere o di ringraziare, tutti ad abbracciarsi col Mago, a scambiarsi baci e saluti, numeri di cellulare e indirizzi e-mail, etc. etc. e poi fuori, pronti finalmente per affrontare l'ultimo ostacolo, la fortezza del Diabolico Dottor Marko.
"Bene - cominciò l'indomito Mr. Easter - ci siamo. E' arrivato il momento della verità. Dobbiamo salvare il mondo e possiamo farlo. Quel rotto in culo del Diabolico Dottor Marko ci ha gabbato parecchie volte. Già gabbato è proprio un bel termine. Ma stavolta non avrà scampo! Massima concentrazione mie Diavole! E tu Trakratrakra in gamba eh! Non possiamo più fallire! Anche per McQueen! Preparati Marko, stiamo arrivando!" E ciò detto col sole in faccia e il tramonto alle spalle, il crescendo musicale e il coro di bambini angelici, i nostri inarrestabili eroi iniziavano a scalare la collina che portava alla fortezza del loro acerrimo nemico. Giunti in cima il covo del malvagio si ergeva in tutta la sua cupezza: una torre bianca incorniciata da giardini e frutteti, e alle finestre tanti palloncini colorati; un delicato odore di vaniglia si diffondeva tutto intorno. Una magione così tetra non potè che far rabbrividire il nostro sensibile quintetto. Si guardarono per darsi coraggio e dopo un gran respiro, entrarono spediti dal cancello principale sinistramente spalancato. E mentre camminavano sul terriccio Visa fece un'amara scoperta "Ehm, amici, non vi sembra che la torre stia diventando più alta? Ehm..." E tutti d'un tratto compresero "Oh cazzo! - protestò come un sindacalista il Trakratrakra - Sabbie mobili! Stiamo sprofondando! Merda, proprio il tranello più stronzo!!!" "Ma porc!" sibilò Mr. Easter, al quale rodeva veramente il culo, mentre il ciottolato del Diabolico Dottor Marko stava divorando impietosamente i nostri esasperatissimi eroi...
CONTINUA...
Alla prossima!
Oi! Oi!
KRNP
Lo Spigolo di Kranpo
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