Lo Spigolo di Kranpo - n. 16

Kranpo
a cura di Kranpo

Benritrovati.
Dopo innumerevoli mesi e innumerevoli traversie finalmente rieccomi qui. E' stata dura ma sono riuscito a concentrarmi tantissimo e infine vede la luce il nuovo e attesissimo spigolo, rubrica che nei prossimi mesi mi servirà esclusivamente per portare a termine la favolosa saga del leggendario Daxter Easter. Solo poi ricomincerò con i miei sproloqui. Tanto cosa è successo nel frattempo di cui avrei dovuto parlare? Niente di che: siamo entrati nel 2005, è morto un papa e al suo posto hanno eletto l'Imperatore Palpatine di StarWars (non ci credete?! Guardate qui...), giustappunto l'Episodio III mi ha emozionato come poche altre pellicole della storia del cinema, un referendum importantissimo è fallito (che vergogna!) proprio perchè viviamo in un gran bel democratico paese e il nostro lucidissimo premier dice che l'economia va bene... Ecco, tutto come al solito no?! Meglio di così...
Non ci resta che accantonare questi brutti pensieri e lasciarci andare all'inarrivabile divertimento delle nostre avventure preferite... perciò ecco a voi lo scoppiettante ottavo episodio de...

"THE PERILS OF MISTER EASTER"

Riassunto delle puntate precedenti: Durante la festa in Val d'Aosta della Principessa Compressina, un ignominioso tranello viene messo in atto: distraendo il noto investigatore dell'improbabile Daxter Easter con quattro pupazzi travestiti da difensori del Milan, il povero colonnello Muesli viene assassinato. Un misterioso nemico, autore della macchinazione, minaccia apparentemente i membri di una ridicola congrega depositaria di un terribile segreto. Per salvare il mondo c'è un unica speranza: portare l'ultimo sopravvissuto della setta, il tenente Jay Friday, dal fantomatico e disperso professor Fotone. Così dopo aver reclutato le sue tre indispensabili aiutanti, Lady Chatterbox, Senorita Manzana e Visa, il nostro fascinoso eroe parte alla volta dell'Africa. Scampati miracolosamente a mille pericoli e alle tre prove del Terribile Tunnel Misterioso, i nostri eroi raggiungono finalmente il laboratorio segreto del professore. Ma l'ennesima sorpresa è in agguato: non esiste nessuna setta e alcun segreto, infatti Friday si rivela un traditore e cattura Fotone per gli scopi misteriosi dell'altrettanto misterioso padrone... che però il nostro prode Daxter pare aver ormai smascherato...

Capitolo VIII di XIII: "Rivelazioni"

"Il Diabolico Dottor Marko!!!" urlò come un satanasso dalle vene gonfie il furoreggiante Daxter Easter "Ora so chi ha macchinato tutto questo: quel fottuto minorato del crimine!" concluse inginocchiandosi a terra e roteando i pugni chiusi verso l'infinito. Il momento era delicato: tutti erano rimasti sconvolti dall'inatteso sviluppo dell'avventura, non credevano di aver fallito miseramente; non potevano essere stati raggirati da quel cretino integrale di Friday. Le tre Diavole si avvicinarono per consolare il loro capo ma si bloccarono subito. All'improvviso si erano rese conto che Moreeno, l'infelice galoppino di Friday, era ancora lì. Si voltarono, lo guardarono come avvoltoi femmine affamate; il poveretto subodorando che non era più tanto gradito fece la tipica faccia da biscottone pralinato come per dire 'Non c'entro niente, v'ho sempre voluto bene', ma le tre erano già su di lui pronte a dilaniarlo. "Buone, buone! - le fermò il compassionevole Mr. Easter - Non fategli male!... Già è un coglione incomprensibile, cerchiamo di interrogarlo con calma... Ci dirà tutto vedrete!". Dopodichè con sguardo torvo, sottile e maligno (alla Willem Dafoe per intenderci) si avvicinò al biscottone urlando "Parla! Qual è il piano del tuo padrone? Diccelo subito oppure ti picchio con la fibia della cinta!". A questa terribile prospettiva Moreeno giunse subito le mani in preghiera supplicando perdono "Nnnnnv vovlvi ml, bstttvt mvv lwdcchicidess varv dtttttt ttt. Ssnsns vtrd s cmlpt dpspzznds! Prrrcplttpc!" (che voleva dire: Non vi volevo male, bastava che me lo chiedeste e vi avrei detto tutto. Sono a vostra completa disposizione! Porca Paletta!) A queste meste parole seguì un profondo silenzio. Rotto dall'amara riflessione di Daxter "Ma cosa stracazzo ha detto?!? Io questo qua non lo capisco! Pietro canterino! Come cavolo ci parliamo?!?" disse sconsolato ma arrabbiato. Le tre Diavole allargarono le braccia. Moreeno capì subito l'empasse in cui si era finiti e, con grande spirito di collaborazione, tirò fuori dalla tasca dei pantaloni un libricino marroncapro dalle pagine color turchinofato.
Sulla copertina c'era scritto 'Don't judge a book by its cover' e sotto 'Do you want to speak with Moreeno? Use me!'; Mostratolo a tutti, aprì la prima pagina sulla quale c'era scritto 'Fammi le tue domande e io ti risponderò'. Daxter era a bocca aperta, guardò le Diavole ancora più basite di lui e poi si rivolse a Moreeno "Come ti chiami?" esordì con una facile domanda; Moreeno sfogliò alcune pagine del libricino e poi ne mostrò una dove c'era scritto 'Josè Luis Moreeno'. L'incredulo Mr. Easter lo incalzò "Chi è il tuo padrone?"; l'interpellato sfogliò altre pagine e poi ne mostrò una, 'Il Diabolico Dottor Marko' c'era scritto. Il prode Daxter stupefatto da questo meccanismo proseguì "Non esiste nessuna setta, nessun segreto vero?", e Moreeno sfogliando il suo libricino mostrò la pagina con su scritto 'Certo che no! Il povero colonello Muesli e tutti gli altri sono stati uccisi solo per allestire tutta questa evidente pantomima. Tanto erano solo leccapiedi del padrone. Era una trappola per riuscire a scovare il professor Fotone; da solo Friday non ce l'avrebbe mai fatta. Solo tu potevi aiutarlo'. Il nostro eroe sorrise sarcastico, quasi isterico, sembrava come colto da paresi. "Ma perchè il tuo padrone vuole Fotone? Qual è il suo mefistofelico piano???" chiese ormai impaziente il rabbioso Daxter, e Moreeno mostrò l'ennesima pagina del suo libricino 'Fotone, che non gli daresti due euri ma è un grande ed incompreso scienziato, ha fatto degli esperimenti sul corpo umano scoprendo cose importantissime... tipo energie e poteri nascosti dalla potenzialità immensa; e durante un test condotto scioccamente su di sè, è diventato egli stesso quasi energia, una sorta di batteria vivente controllabile a fatica. Adesso è come una specie di carburante umano! E il padrone lo vuole utilizzare...'
"Come???" chiese ancora più infervorato Daxter, come se non ci fosse più tempo e l'apocalisse stesse per giungere inesorabile; Moreeno girò semplicemente pagina 'Per un macchinario di cui ignoro le finalità che può funzionare esclusivamente usando Fotone come fonte d'energia; con quel macchinario il mio padrone vuole conquistare il mondo!'. Il silenzio stupito per queste rivelazioni venne interrotto da Visa "Ma che cazzo! - disse conciliante - Come fa? Che c'ha tutte le risposte su quel libro fottuto?"; Moreeno mostrò l'ennesima paginetta, 'Certo' c'era scritto. Allora Visa raccolta la sfida cominciò "Come si chiama il batterista dei Green Day?" e quello sfogliando rispondeva 'Tre Cool'; e poi "Chi ha ucciso Laura Palmer?" e lui 'Il padre Leland, posseduto dallo spirito maligno Bob'; e ancora "Qual è il vero nome di Michael Keaton?" e Moreeno, 'Michael Douglas', "E il vero nome di Michael Douglas?" continuò Visa, 'Michael Damsky' lo sventurato rispose. "Ok... - terminò esasperata Visa - allora chi è il più fico dell'universo?" e Moreeno cercando bene sul libricino mostrò la pagina con su scritto 'Hayden Christensen'; "Basta, ha vinto lui... sa tutto..." concluse Visa rassegnata. "Bene - riprese Daxter - ora che abbiamo appurato queste notizie fondamentali, non perdiamo di vista la situazione: dobbiamo salvare Fotone e impedire che venga usato dal Diabolico Dottor Marko! Ce la possiamo fare! Non mi farò fregare per la terza volta! Dove si trova ora il tuo padrone?" 'Lo sai bene Daxter - rispose Moreeno con una paginetta - Nel suo quartier generale... a Bujho do Culo... nelle immaginarie terre del Brasile, stato ovviamente immaginario'. Mr. Easter annuì solenne e il sole del tramonto illuminò il suo sguardo glorioso "Perfetto - disse - adesso è venuto il momento di fare sul serio! Prossima tappa, Bujho do Culo!" e giù applausi scroscianti... "Ma che ne facciamo di lui?" chiese Lady Chatterbox indicando l'infelice dai capelli sagomati; subito Moreeno si affrettò a cercare una pagina sul libricino, sopra c'era scritto 'In fin dei conti adesso vi ho aiutato... vi ho detto tutto quello che sapevo, e poi non ho nulla contro di voi e non ho mai fatto male a nessuno... se mi lasciate libero andrò a ritirarmi dai frati e non vi romperò più... vi prego'. Mr. Easter incrociò gli sguardi delle sue Diavole per decidere il destino di quel poveretto; dopo aver mormorato all'unisono "Che paraculo" Daxter disse con un sospiro "E sia. Sei libero, vatti a divertire...". Neanche terminata la frase che Moreeno proferì un "Eevvccvchhhtydhftggggt!" (che voleva dire: E vai ce l'ho fatta che figata!) correndo veloce come Fabio Grosso, il laterale sinistro del Palermo, verso la grotta dei frati; tanto aveva la mano timbrata. In pochi secondi era già scomparso e i nostri eroi erano nuovamente soli, pronti a rimettersi in marcia. "Bene - cominciò Daxter - ora dobbiamo trovare un mezzo per raggiungere il Brasile prima possibile... a pochi chilometri da qui c'è una cittadina: lì troveremo sicuramente un piccolo aereoporto e qualcuno disposto ad aiutarci..." "Scusa Daxter - lo interruppe Senorita Manzana - ma perchè non avvertiamo Miss Booty? Potrebbe venire a prenderci e insieme alle forze d'assalto aiutarci a spaccare il culo al Diabolico Dottor Marko..." "Molto logico - ribattè il nostro intelligentissimo eroe - ma dobbiamo farcela da soli! E poi queste incongruenze sono il sale di ogni avventura che si rispetti!" "Giusto capo!" confermarono in coro le tre diavole molto impressionate dalla sagacia del nostro invincibile protagonista. Così più entusiasti che mai ripresero il periglioso cammino.
Dopo pochissimi metri la notissima cittadina Shfojatella Alta, tipica testimonianza della cultura africana, si stagliò di fronte ai loro stropicciatissimi occhi: sembrava un paesino del glorioso vecchio west, proprio come l'indimenticabile PassoScuro; cacche di cavallo giganti e saloon fatiscenti la facevano da padrone. In giro solo donne discinte e i tipici butteri africani. Daxter decise di dirigersi al bar più malfamato, lì avrebbero trovato sicuramente qualche tagliagole pronto ad aiutarli. Entrarono cercando di passare inosservati ma una grossa risata li accolse a braccia aperte "Che mi venga un colpo! - ghignò la tipica voce da vecchietto di ogni film western - Le Bananarama e Bobby Solo sono in città!"; nonostante le fragorose risate, Daxter tranquillizzò le Diavole e cercò di mimetizzarsi ulteriormente nell'ambiente circostante, ordinando quello che solitamente i tipici cowboy esigono al bancone, "Pennette alla vodka, per favore!" chiese candidamente il nostro eroe al mostruoso barista che lo stava fissando con spettrali occhi bianchi senza pupille. Altre risate sgorgarono irrefrenabili. "Adesso basta - pensò Mr. Easter - vado a dirne quattro a quell'anziano indisponente..." Ma appena mosse un passo fece il fatale errore di rovesciare il piatto di pennette alla vodka fumanti, che comunque il solerte barista gli aveva diligentemente servito, sulla schiena di un altro cowboy avventore. "Uuuuuuuuu..." mormorò l'intero bar palesando quanto quel gesto fosse inopportuno, e paventando una sfida imminente. "Oops! - pigolò Daxter - Le porgo le mie più dolenti..." Non finì perchè il gigantesco cowboy si era appena alzato enormemente infastidito: alto almeno due metri, aveva la faccia di Mike Tyson. "Ora ti mangio" disse con insospettabile savoir-faire; Daxter deglutì e mentre rifletteva su come fare meno male possibile al malcapitato avversario, sopravvenne un aiuto imprevisto. Un ragazzino con la faccia di Michael J. Fox e con due nike bianche ai piedi si gettò dal tipico lampadario dei saloon sulle spalle del grosso cowboy; riempiendolo di schiaffi e schicchere sulle orecchie lo fece crollare sconfitto in pochissimi secondi. Daxter e le tre Diavole erano rimasti/e molto impressionati/e. "Presto! Andiamo! - disse il giovane e sconusciuto alleato - Non siamo più graditi qui!" E i nostri eroi lo seguirono senza opporre alcuna resistenza; "Grazie! - iniziò Mr. Easter mentre fuggivano, sorseggiando un gelato al pistacchio magro - Ma chi sei? Perchè ci hai aiutato? Ce l'avremmo fatta comunque, ma grazie..." "Prego! - rispose il ragazzo - Mi chiamo Capitan McQueen! Ho visto che eravate in difficoltà e ho pensato di aiutarvi... Sapete sono uno di quei giovani avventurieri un pò canaglie ma tanto simpatici che si impicciano sempre degli affari altrui... e poi si vede che siete degli stranieri del cazzo!" In effetti non aveva poi tutti i torti. Poco fuori la cittadina i nostri eroi rallentarono la corsa; "Voi invece chi siete? Come ci siete finiti quaggiù?" chiese Capitan McQueen, "Siamo una specie di agenti segreti fichissimi e importantissimi e abbiamo una missione fondamentale da compiere... - rispose Daxter e senza pensarci diaciannove volte continuò - Si vede che sei un bravo ragazzo, quindi senza un valido motivo mi fiderò ciecamente di te: ci serve il tuo aiuto! Dobbiamo lasciare l'Africa e raggiungere prima possibile lo stato immaginario del Brasile! Puoi aiutarci?" La spasmodica attesa per la risposta sperata rendeva questi momenti sempre molto cinematografici e intensi. Ah quanto pathos. A tonnellate. "Sì... vi aiuterò... - rispose McQueen - Incredibile ma ho proprio quello che vi serve: un aeroplano, uno di quelli che decolla dall'acqua; però ovviamente c'è un piccolo intoppo da superare, infatti dovrete aiutarmi a recuperarlo. Qualche giorno fa ho perso il controllo dell'aereo per una turbolenza imprevista e sono finito in una zona pericolosissima e selvaggia. Praticamente nell'antro di un terribile mostro innominabile; è conosciuto come l'abominio delle montagne! E' cattivissimo, gigantesco, divora perfino ibambini e ascolta i matia bazar! E' una creatura orribile... Fortunatamente riuscii a fuggire, ma l'aereo rimase lì..." Daxter, dopo aver ascoltato questo pippone con pazienza e strafottenza alla Luca Barbareschi, rispose placidamente tronfio "Nessun problema... lo sistemiamo noi quello! E con grande piacere..." "Perfetto! - gioì il giovane capitano - Non abbiamo tempo da perdere allora! Alla caverna!" E il nuovo mirabile quintetto appena formatosi si diresse verso la costa rocciosa e scogliosa; lì era bloccato l'aereo.
La notte era ormai sopraggiunta e il silenzio era totale; solo il dolce sciabordio dell'oceano commentava l'avanzata dei nostri eroi tra le rocce inospitali, appuntite e spigolose. Sembrava una di quelle romantiche serate adatte per fare un falò. Invece il pericolo era in agguato. "Ci siamo quasi" disse sottovoce Capitan McQueen, e più andavano avanti più comparivano ossa di ogni tipo, forma e dimensione; neanche il tempo di pensare a chi o cosa potessero appartenere quelle ossa che si trovarono davanti all'aereo. "Eccolo! - disse McQueen - Se ci dice gran culo riusciamo ad andar via senza problemi... ma bisogna stare attenti: il mostro potrebbe assalirci da un momento all'altro! Ora proverò a metterlo in moto" e salì con grazia felina sul mezzo che gli apparteneva. "Peccato - mormorarono Daxter e le Diavole all'unisono - mi sarei proprio voluto/a misurare con quel mostro..." Intanto il silenzio persisteva e tutto sembrava tranquillo. "Oh cazzo! - esordì però Capitan McQueen - Non parte! Non funziona! Dannazione, credo sia rotto... Siamo nella merda..." E appena finì di dire queste parole, il silenzio fu rotto da un inquietante, feroce e bestiale ruggito.
Sembrava lo straziante urlo di dolore di un leone marino ferito ma incazzato; e improvvisamente una sagoma oscura e gigantesca si stagliò alla luce della luna.
"Oh no! Oh mio Dio! - urlò Capitan McQueen, come se dovesse fare un viaggio nel tempo e il flusso canalizzatore fosse ormai inutilizzabile - E' qui! Ci ha scovati! E' la fine! E' lui, il terribile abominio delle montagne... siamo spacciati, è il Trakratrakra!!!"...

CONTINUA...
 

Alla prossima!
Oi! Oi!

KRNP

 

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