Lo Spigolo di Kranpo - n. 14

Kranpo
a cura di Kranpo

Benritrovati.
Sarò breve: scusate il ritardo. Ultimamente ero riuscito a dare una parvenza di bimestralità a questa mia rubrichetta, invece negli ultimi mesi ho avuto svariati impegni e pochissimo tempo per scrivere il mio spigolo. Alla fine eccomi qui, ma stavolta vi dovrete accontentare (accontentare! ah!) soltanto della nuova puntata (un pò più lunga però...) del romanzo d'appendice più fico della rete... dovrete pazientare ancora per i miei soliti e vani sproloqui... lo so è dura, ma sono sicuro che ce la farete...
vabbè bando alle ciance, perchè ecco a voi il sesto, attesissimo episodio de

"THE PERILS OF MISTER EASTER"

Riassunto delle puntate precedenti: Durante la festa in Val d'Aosta della Principessa Compressina, un ignominioso tranello viene messo in atto: distraendo il noto investigatore dell'improbabile Daxter Easter con quattro pupazzi travestiti da difensori del Milan, il povero colonnello Muesli viene assassinato. Un misterioso nemico, autore della macchinazione, minaccia infatti i membri di una ridicola congrega depositaria di un terribile segreto. Per salvare il mondo c'è un unica speranza: portare l'ultimo sopravvissuto della setta, il tenente Jay Friday, dal fantomatico e disperso professor Fotone. Così dopo aver reclutato le sue tre indispensabili aiutanti, Lady Chatterbox, Senorita Manzana e Visa, il nostro fascinoso eroe parte alla volta dell'Africa. Ma il primo pericolo è in agguato: l'aereo con un ala in fiamma precipita nella jungla africana. Scampati miracolosamente alla tragedia, i nostri eroi percorrono l'ambiente ostile alla ricerca della tribù dei Sargassi, guerrieri/parrucchieri in possesso di informazioni apparentemente fondamentali; ma appena trovati, gli indigeni manifestano intenzioni vistosamente ostili...

Capitolo VI di XIII: "Le Tre Prove"

"Ebbene sì! Direi che siamo circondati!" disse quasi con inadeguata soddisfazione Daxter Easter, riflettendo però a velocità supersonica, come d'altronde era solito fare, con la sua mente francamente, palesemente, grandemente (grande... mente... eh... che gioco di parole... bell'inizio davvero...), insomma mente (e namo), brillante, per trovare una soluzione a quell'increscioso inconveniente. Ma il terrore iniziava a dipingersi sulle facce rubiconde dei suoi compagni. I Sargassi avanzano minacciosamente e con sguardi pieni di sfida; le loro lance inquietanti recavano sulla punta teste di bambole con acconciature raccapricianti. L'odore che emanava Friday suggeriva la fine ormai vicina. "Mmm geptp srrtr chh mmrri sì! I mcpll nn tccctte!" borbottò Moreeno (che voleva dire: Ma ti pare stronzoni che devo morire così! I miei capelli non li toccate!) e, al suono di questi suoni distorti e biascicati, accadde l'imprevisto: i Sargassi strabuzzarono gli occhi e si guardarono l'un l'altro allarmati; emettevano strani versi e correvano caoticamente come impazziti. Dopodichè deposero le lance e si inginocchiarono al cospetto di Moreeno, intonando una specie di nenia gutturale. L'infelice dai capelli sagomati era incredulo. "Alla faccia del cazzo!" disse Daxter molto impressionato "Ma che l'hanno riconosciuto come loro dio come gli Ewoks hanno fatto con C3-PO in 'Il Ritorno dello Jedi'??? Che storia..." Era proprio così. I Sargassi avevano scorto in quell'ometto estremamente rettangolare e spaesato una gloriosa divinità. Dopo le preghiere rispettose iniziarono a saltare e ballare forsennatamente, giubilando intorno al loro dio novello; danzavano con tale leggiadria, che quasi ricordavano la prima Heather Parisi. Erano spuntati improvvisamente anche donne, vecchi e bambini, e i nostri eroi erano festeggiati con tanta allegria e ricoperti di bellissimi doni: cravatte, rasoi elettrici, enciclopedie, panforte scaduto e musicassette vergini. Tutti erano contenti e il clima si era davvero rilassato; lo stereo a palla suonava una hit estiva di MC Hammer, 'Pumps and a bump' (quella in cui il virile cantante indossa un perizoma maculato...), e così, senza motivo, le donne della tribù erano delle gnocche mozzafiato. Alte, nere, muscolose ma snelle, con seni da amazzoni e capezzoli da pornostar; tutte nude ballavano a bordo piscina. Insomma l'amena tundra africana si era trasformata in un videoclip da gangsta-rapper californiano. E mentre Moreeno approfittava commosso della situazione favorevole, Daxter improvvisava tornei di braccio di ferro contemporaneamente a compravendita di vinili rari, e le tre Diavole si rinfrescavano con pinte di vino cannellino, lo squallido Friday era impegnato a ripulirsi il deretano tenendo a bada, vista la quantità industriale di poppe che si agitavano davanti ai suoi occhi disabituati, il sangue dal naso che sgorgava copioso. Proprio una bella festa. E senza rendersene conto i nostri eroi erano stati caricati su un carretto siciliano, mezzo di trasporto tipico dei guerrieri/parrucchieri, e trasportati tra due ali di folla festanti al villaggio natio dei Sargassi. Erano attesi dal vecchio saggio. Appena giunti, dopo una breve ma immancabile capatina al duty free, furono portati al suo cospetto con Moreeno in prima fila; l'anziano capo li accolse nella sua modesta capanna da 320 metriquadri con tutti gli onori, sfoderando un linguaggio universale dal lieve accento inglese. Era alto e magrissimo, vestito con cannottiera e pantaloncini, seduto a gambe incrociate, bianco di carnagione, occhi celestissimi, capelli e pizzo grigi. Il suo nome era Kristo. "Oh, benvenuto maestoso Panchabamba!" esordì sorridendo rivolgendosi all'imbarazzato Moreeno "Benvenuto a te e a tutti i tuoi amici! Che evento inaspettato! Ogni tuo desiderio sarà avverato o nostro divino protettore!".
Udendo queste parole interessanti, Moreeno stava iniziando a parlare per avanzare mille inutili richieste, ma Daxter, animato da insolita lucidità, lo fermò, prendendo lui stesso parola e rivolgendosi con ossequioso rispetto al vecchio saggio: "Bella fratello! Cioè che storia, abbiamo proprio bisogno di te, vecchia chiavica!". "Ah, perfetto, ditemi tutto!" rispose Kristo senza battere ciglio. "Siamo alla ricerca di una persona dispersa: il professor Fotone! Sai dove possiamo trovarlo?" chiese ansioso il carismatico Mr. Easter, e dopo un attimo di pausa e suspense, l'anziano capo rispose: "Certo. Non è affatto lontano da qui..." I nostri eroi si lasciarono andare ad urla di gioia e festeggiamenti vari; così felici che sembravano gli isterici concorrenti scelti dalla voce suadente di 'Ok, il prezzo è giusto' per partecipare a 'Ok, il prezzo è giusto'... "Ma - proseguì il saggio - si trova dall'altro lato del Kilimangiaro... e il valico è impossibile..." "E perchè?" protestò Daxter; "Perchè sì." disse Kristo. "Ah, ok... e quindi?" domandò con insistenza l'investigatore dell'improbabile "Beh - rispose flemmatico il vecchio saggio - in effetti un modo per raggiungere il laboratorio segretissimo del professore c'è... ma è pericoloso, complicato, dovrete usare ogni vostro talento e capacità per farcela... la vostra vita sarà a rischio ad ogni istante! Dovrete superare le Tre Prove Terribili del Terribile Tunnel Misterioso! Un tunnel che passa attraverso il Kilimangiaro..." "Oh mio dio!" disse Friday abbranciandosi a Moreeno mentre Daxter e le tre Diavole si stavano quasi addormentando. "Un tunnel - continuò il saggio - da cui nessuno è mai tornato...". Un gong sottolineò il pathos raggiunto da quell'avvertimento. "Bene! - esordì Daxter sveglio e ringalluzito - Spiegaci bene queste tre prove e come raggiungere questo tunnel, perchè non abbiamo tempo da perdere! Il mondo è in pericolo! E noi lo dobbiamo salvare!". "Allora - disse Kristo - raggiungere il tunnel è molto semplice: usciti dalla capanna, superate il campo da tennis, andate dritti verso la fossa biologica, non potete sbagliarvi l'odore vi guiderà, girate a destra, poi dopo la scalinata a sinistra, attraversate ponte matteotti e, infine, dopo la beauty farm girate di nuovo a sinistra. Ve lo troverete davanti; l'ingresso costa nove euri, però magari vi fanno lo sconto comitiva!". "Ahhh, gherkd hhhoh bbblblcrlbrd! Ckkkh ammn sctn vehfeg pppsadsesctnt!" disse entusiasta Moreeno (che voleva dire: Ah, guarda io c'ho la bibliocard! C'ho almeno lo sconto del venti percento!). "Ok, e le tre prove?" incalzò Daxter "Ah, terribili! - continuò Kristo - nessuno le ha mai superate tutte... La prima è di abilità fisica: si chiama 'La palla di Apollo'... solo l'uomo deficiente potrà passare! La seconda è di intelligenza: dovrete rispondere al difficilissimo, cervellotico indovinello di un vecchio eremita... attenzione è uno stregone crudele con cui è impossibile ragionare, il suo nome è Crepacuore, se sbagliate vi ucciderà tra atroci sofferenze! La terza prova è un mistero: dovrete attraversare una caverna governata da due fazioni avverse di frati sanguinari, i frati detti 'gnappisti' contro i frati detti 'shanpisti'... nessuno sa cosa avvenga in quella caverna e in cosa consista la prova, nessuno è mai tornato indietro per raccontarlo... si sa solo che da secoli si massacrano in quell'antro senza mai fermarsi...". "Bene! Sarà un gioco da ragazzi! - pigolò Daxter - Cosa aspettiamo?! Alle giostre! Il tempo stringe!". E senza neanche salutare Kristo, il vecchio saggio, l'eterogenea compagnia era già fuori dalla capanna avviata verso il Tunnel Misterioso. Pochi istanti dopo erano davanti all'ingresso. Dopo aver pagato otto euri a testa grazie allo sconto comitiva, ed aver acquistato qualche ricordino (le tre Diavole una maglietta a testa, Moreeno un cappellino con le lattine di birra ai lati e le cannucce, Friday che è il più stronzo un ciondolino a forma di tunnel), i nostri eroi entrarono con passo spedito. Il tunnel si presentava come un qualsiasi tunnel, oscuro e cavernoso, a parte le eleganti lampade barocche montate ogni due metri e le pubblicità dei film in programmazione; la tensione cresceva manifesto dopo manifesto. Appena cinque minuti di marcia e la prima prova compariva davanti ai loro occhi in tutta la sua tremenda simmetria: il tunnel si trasformava in una gigantesca grotta tagliata da uno strapiombo senza fondo lungo almeno otto metri, largo come tutta la grotta, nel quale penzolava da sinistra a destra e da destra a sinistra una enorme palla di roccia, legata al soffitto da spesse corde nodose. Sembrava un immenso e mortale pendolo. Oltre lo strapiombo il prosieguo del tunnel. Sulla parete di destra c'era una placca di metallo con su scritto:
'La Palla di Apollo - Istruzioni per l'uso: Cara faccia di merda, devi passare dall'altra parte, giusto? Ma come farai? Ti do un aiutino, alle estremità del soffitto, dove la palla arriva col suo ondulare, ci sono due cordicelle tese; se le riesci a spezzare, caro il mio testa di cazzo, la palla cade e un ponte viene calato sullo strapiombo! Ma per raggiungere le cordicelle l'unico modo è saltare sulla palla di roccia appuntita, farsi trasportare alle due estremità per poi, se sopravvivi, inevitabilmente precipitare nel vuoto... bella cazzata eh?! Vediamo un pò se ce la fai... solo l'uomo deficiente potrà passare...'
Tutti avevano letto con insaziabile voracità, solo Moreeno aveva difficoltà e si era bloccato alla parola 'ondulare' interrogandosi sul suo recondito significato, invece Friday non aveva perso tempo e si era lasciato prendere dal panico: "Dannazione! Oh mio dio! E adesso? Cazzo! Come faremo? E' la fine! Siamo in trappola! Uno di noi dovrà sacrificarsi! Uno di noi morirà! E se non ce la farà? Oh cazzo! Oh merda! Oh mio dio moriremo tutti!!!" disse frignando come una scolaretta a cui era stata pronosticata una vita futura insieme a Francesco Venditti, Brando De Sica o Silvio Muccino. "Stupido Friday... - obiettò Mr. Easter - Mi hai un pò rotto... ora vedrai... Lady Chatterbox! Tocca a te..."...

CONTINUA...
 

Alla prossima!
Oi! Oi!

KRNP

 

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