Lo Spigolo di Kranpo - n. 10

Kranpo
a cura di Kranpo

Bentornati.
Sono passati già tre anni da quando ho iniziato a scrivere questa fastidiosa rubrichetta... era il lontano 2000. E questo che state leggendo è il tripudiante DECIMO episodio della serie! Bè un piccolo traguardo è stato raggiunto... che soddisfazione... potremmo anche festeggiare... ma non lo faremo. Lasceremo invece da parte per un attimo le solite profonde elucubrazioni sui massimi sistemi, e per una volta spegneremo produttivamente il cervello. Cominciamo con una frizzante e godibile filastrocca composta proprio dal sottoscritto.
 

"L'ASTUTO VAGABONDO"

Un giorno od una notte adesso non ricordo
in una vecchia baracca tanto tempo fa
c'era un vagabondo astuto anche un pò balordo
che decise di sfidar tutta la nobiltà

Pensando e ripensando a quale genialità
potesse soddisfar la sua bramosa voglia
concluse di sposare proprio sua maestà
della scorsa regina prosperosa figlia

Bella principessa dalle maliarde ciglia
fresca e provocante era la preda più adatta
da ognun creduta pura come oro che abbaglia
era in verità una ninfomane perfetta

Così convinto il vagabondo senza rotta
dopo molto vagar infine in città giunse
e sorretto dalla sua fiera mente matta
poeta brillante e noto giullar si finse

Nel mezzo di strade s'esibì e nelle mense
nelle piazze e nei palazzi senza eccezione
col suo ciarlar e 'l suo inventar tutti convinse
mentre di notte ottenne fama di stallone

Si sparse la voce sul dotato buffone
l'eco delle sue gesta arrivò fino a corte
e l'abile prinsessa colse l'occasione
volendolo a reggia tra reazioni incerte

Lo invitò a breve spalancandogli le porte
lo straniero accettò impaziente per l'incontro
ma giunta quella sera lo accolsero in parte
era mal visto dai custodi di quell'antro

Disse: "Solo sua maestà voglio qua dentro
solo per lei mi esibisco o non si fa nulla!"
la stanza esplose in un ruggito immenso contro
ma sua altezza ordinò così accadesse in villa

Rimasti soli contraria l'intera folla
l'eccitato vagabondo aprì la mutanda
mostrandosi in forma al colpito sguardo d'ella
che s'avvicinò pronta a degustar la randa

Sedotta così la coppia convolò a nozze
esiliando la nobiltà in nefaste pozze
l'astuto vagabondo coronò il suo sogno
e tutta questa storia finì con un ghigno...
 

Bene. Per concludere spero con vostra somma gioia, vi lascio alla seconda, attesissima puntata, delle strabilianti avventure del prode e già amatissimo Daxter Easter!!! Buona lettura!
 

"THE PERILS OF MISTER EASTER"

Riassunto della puntata precedente: Durante la festa in Val d'Aosta della Principessa Compressina, nota mignotta vogliosa di mostrare il suo nuovo futile gioiello ad un gruppo di nobili mentecatti, quattro teste di cazzo mascherati da difensori del milan minacciano l'incolumità della donna; finchè non irrompe sulla scena un aiuto insperato...

Capitolo II di XIII: "Lo Sciatore Misterioso"

"Ora dovrete vedervela con me, bastardi!" ringhiò come una nutria impazzita l'impavido sciatore misterioso appena atterrato sul tavolo principale del banchetto organizzato dalla Principessa. Baresi era a bocca aperta e Maldini percepiva il pericolo imminente. Più bello di Ben Stiller, i folti capelli neri scolpiti dal vento, il mento volitivo, il sorriso disarmante, sensuali ginocchia in bella mostra, un fisico segaligno avvolto da una attillata tutina che lasciava poco spazio all'immaginazione, scarponi a forma di all-star, l'affascinante discesista si esponeva in tutto il suo luminoso splendore. Sapeva di essere l'eroe figo della situazione e non faceva nulla per nasconderlo; anzi in posizione statuaria, con le mani salde sui fianchi, scrutava con sguardo furibondo e fulminante i suoi avversari rossoneri. Gli occhiali alla moda non smorzavano assolutamente la gravità e l'intensità dei suoi occhi fiammeggianti. La tensione era elevatissima, si poteva tagliare con un coltellino svizzero. I difensori milanisti si guardarono visibilmente preoccupati e Costacurta decise di affrontare la situazione "Chi diavolo sei idiota? Non fare scherzi, altrimenti Compressina muore!" Il pubblico trattenne il fiato. Mentre lo sciatore si fece una adiposa risata. "Ah! Poveri stronzi! - chiosò il nostro eroe - Non avete idea con chi avete a che fare! Lasciate subito la Principessa o saranno nerchie amare per tutti!" Non ci fu bisogno di farsi pregare: Baresi si avvinghiò alla Principessa puntandole la pistola alle tempie, Costacurta e Maldini si avventarono sull'indomabile sciatore. Il quale non aspettava altro. Facendo leva sui suoi possenti quatricipiti spiccò un salto mortale e, dopo un paio di carpiati, colpì con i suoi affilati sci i due malcapitati ed incoscienti difensori. Maldini e Costacurta piombarono a terra esanimi. Spontaneamente un applauso si levò dal pubblico ammirato. "Minchia!" convenne Compressina. Ma lo stupore lasciò presto spazio al terrore. Tassotti guardò allarmato il suo capitano dubbioso sul da farsi; Baresi capì che era alle strette e che rischiava l'incaprettamento immediato, così tentò il gesto estremo. "Lasciaci andare o le sparo! Se fai un passo è morta!" urlò disperato kaiserfranz. Il nostro sciatore sorrise come una mantide religiosa "Ah, poveretto - disse - preparati ad assaggiare il colpo del poiana bastardo!" E senza neanche terminare la sillaba 'do' era già su Baresi pronto a colpire. Il tempo sembrò fermarsi: unendo le dita della mano destra picchiettò con movimento secco ma scoordinato la fronte del capitano milanista che, persa conoscenza, crollò con la faccia nella neve come un pinguino ubriaco; unendo nella stessa maniera le dita della mano sinistra balzò con leggiadria felina sull'impaurito Tassotti e, come un impietoso impiegato dell'inps, lo picchiettò con tremenda simmetria. I quattro difensori del milan giacevano tutti a terra, spazzati dalla furia inarrestabile dello sciatore misterioso. A lui sembrava aver arriso la vittoria. "Oh mio eroe! Oh mio salvatore!" cinguettò la Principessa Compressina, palesemente impressionata dalla prestanza atletica e dal fascino indiscutibile dello sciatore, mentre si gettava tra le sue braccia. "Ordinaria amministrazione" ribattè il nostro ripieno di falsa modestia. Gli astanti erano in estatica adorazione, era tutto un trionfo di complimenti: "Gran bel lavoro ragazzo!" disse il conte Sciemo, "Me cojoni" disse il compagno Berluccone, "Posso scoparti?" disse Lord Cocomer, "Ti prego facciamo un bambino!" disse la contessa Bacarozza. Lo sciatore scrollò le spalle come fosse abituato ai successi. "Oh mio eroe - insistette Compressina - come posso ringraziarti... dimmi, qual è il tuo nome?" Tutti rimasero in silenzio, il sole sembrò sorgere un'altra volta, lo sciatore si schiarì la voce e infine rispose "Il mio nome è Easter, Daxter Easter..." "Ohhh, il famoso investigatore dell'improbabile?!? - orgasmarono in coro gli astanti - dio, che emozione!" L'entusiasmo era alle stelle, tutto sembrava volgere per il meglio, quando uno stridulo grido ruppe questo stato di grazia. "Oddio! - urlò la duchessa Burra - Il colonnello Muesli! E' morto!!! L'hanno ammazzato!!!" Il panico si diffuse immediatamente, come il tanfo di una puzzetta silenziosa, e tutti corsero dentro la casa. Il cadavere del colonnello giaceva inerme in mezzo alla cucina, sul petto era appuntato un biglietto con su scritto 'cretini'. Daxter Easter si stava avvicinando al corpo quando un altro grido lo distolse dall'intento. "Oddio! - urlò come una checca sessantenne Lord Cocomer - E' terribile! I difensori del milan sono finti!!! Sono dei pupazzi!!!" Tutti vennero colti da un moto di sorpresa. "Dannazione - disse Daxter - era una trappola!!!"...

CONTINUA...
 

Alla prossima!
Oi! Oi!

KRNP

 

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