Elio recital a Montepulciano del 13-7-2000 |
a cura di
Duccio e Elena |
Elio in concerto con Enrique Mazzola
Montepulciano, 13/7/2000
Un'altra occasione per chi voleva rendersi conto di cosa succede quando gli EelST si staccano per un
po' dal gruppo.
Nell’ambito del “25° Cantiere Internazionale d’Arte” di Montepulciano, l’ottimo Elio si è cimentato per
la seconda volta nell’”Elio Recital”, confermandosi bravo e simpatico, ed è stato apprezzato anche da un
pubblico diverso dal solito. Non mancavano giovani spettatori un po' irrispettosi, che hanno disturbato con
un leggero brusio di sottofondo le raffinate esecuzioni del cantante delle Storie Tese.
I brani proposti, quasi tutti sugli animali, si alternavano a pezzi solo strumentali, eseguiti da due pianisti,
una flautista, un clarinettista e un quintetto d’archi di Manchester, il tutto sotto la rigorosa direzione del
maestro Enrique Mazzola.
La serata è stata incentrata sull’esecuzione di brani inediti, scritti da vari compositori italiani appositamente
per Elio; il tutto ispirato al “Carnevale degli animali” di Saint-Saëns. Quasi ogni brano era dunque dedicato a
un simpatico animaletto, e per immedesimarsi meglio nella parte il buon Elio ha voluto preparare variopinti
costumi, ognuno raffigurante uno dei protagonisti. Sono sfilati un topo, con un paio di orecchie rotonde che
troneggiavano sulla testa rasata del cantante; un criceto, con una coda folta e una maschera in testa, e una
lucertola. E poi ancora il pappagallo giallo, con un bellissimo copricapo fatto di guanti di gomma gonfiati,
l'animale senza nome, con un inquietante vestito somigliante a una camicia di forza dal quale spuntavano lunghe
braccia imbottite; e ancora l'uomo con i capelli lunghi, quasi indescrivibili per la loro conformazione “post scossa
elettrica”. Per schiarire al meglio la voce, prima di ogni brano Elio sorseggiava un po' di vino nobile di
Montepulciano, non perdendo occasione per esaltare le sue indiscusse qualità.
Il prestigioso nettare lo ha aiutato a cantare le gesta di tutti gli animali sopra citati (non dimentichiamoci
dei pappataci!), ma soprattutto a concludere la serata con due liriche in lingua giapponese: la riflessiva
“Hakone”, e la trascinante “Machiboche”, che ha definitivamente scatenato gli applausi del pubblico presente.
Un applauso va naturalmente al bravissimo maestro Enrique Mazzola (direttore artistico del “25° Cantiere
Internazionale d’Arte”), già accompagnatore del cantante delle Storie Tese nell’esibizione del 1999. E
preparatevi a vedere Elio nella verde Toscana anche nel 2001; il cantante alla fine dell’esibizione è stato
“rapito” dagli organizzatori, già pronti a prendere accordi con lui per il prossimo anno.
I "reperti" della serata:
Recensioni
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