Le interviste: Claudio Bisio |
a cura della
Mela e le Fave Romane
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Le faveromane e Verdemela hanno realizzato questa intervista il 26 Maggio 2000,
dopo lo spetacolo di Claudio Bisio a Roma.
Domanda: Chi è Claudio Bisio?
Risposta: Mezzanotte e dintorni... chi è Bisio, è uno che fa sognare, è un sogno che fa... cagare!
Bisio é un dittongo. Nessuno sa che cos’è un dittongo? [Le FR rispondono correttamente].
Contiene la parola “io”, la parola “bis”. Clau-dio, contiene anche la parola dio, questo non volevo dirlo,
mi è scappato e poco altro.
D: Come, quando e perché sei venuto in contatto con la realtà degli EelST?
R: Perché abitiamo vicinissimi, ho amici di amici di amici ai giardinetti di Piazza Massari dove...
non è video quindi non si capisce!
Nasce così l’amicizia e...
... e quindi... per esempio Faso è andato al liceo Cremona, lo stesso mio liceo in Viale Marche a Milano e ha avuto il mio stesso
insegnante di italiano, Silvio Banzini che saluto, vorrei che fosse citato ovunque Silvio Banzini, un simpatico umorista anche lui senza
volerlo, suo malgrado, quindi... è anche più giovane Faso di me, il quinquennio dopo probabilmente; quindi tutti, insomma Elio,
addirittura Mangoni: sua mamma è amica di mia mamma, giocano a scopa insieme... senza riferimento alcuno, senza malizia. E quindi
la zona è quella lì, Massari, Carbonari, vi dice qualcosa? No, siete romani... Melchiorre Gioia... non vi dice nulla, vabbé... e questo è un
po’ il nostro mondo e poi invece il contatto più diretto fu con Sergio Conforti in arte Rocco Tanica. Galeotta fu anche per noi, come per
“Smoke on the water” che era quella cosa che dicevo, una serata in Svizzera, pensa, nella metà degli anni ’80, dove nessuno di noi era
conosciuto e ad una stessa serata, ma Svizzera il Canton Ticino, Svizzera Lugano, insomma roba così, nella stessa sera c’erano Nosei il
mai compia... no, per carità, mai compianto perché non c’è bisogno, è vivo e sta bene, io e EelST. Tutti e tre in una serata, tutti e tre
sconosciuti abbastanza. Voi da quando siete Fave di... cioè tipo c’era Pierino De Luca, vi dice qualcosa Pierino De Luca?
Grussu!
Bravi! Che ancora faceva lui...
... Peak of the mountain con i cartelli di traduzione.
Quella lì, quella serata lì così, serata dove Elio fece cagare, no, dico sì, io anche, serata così, dubbiosa, e mi ricordo che non avevano
neanche il batterista loro. C’era Sergio che faceva il batterista elettronico da solo. Montavano e smontavano la macchina, una
centoven... non so che macchina avessero. In quel contingent... in quella contingenza... insomma lì, in quell’occasione, chiesi a Sergio...
perché avevo un’idea, mi pare era l’ ’86 o l’ ’87, una cosa così, stavo per partorire una mia roba da solo... no, in realtà l’avevo già fatta
perché lì ero... cosa facevo allora?Non mi ricordo... facevo delle cose penosissime comunque. I testi erano, secondo me, di dubbia qualità
e chiesi a Sergio in realtà, perché non sapevo che lui scrivesse anche testi, sapevo che era un autore di musica per cui mi era venuta
voglia di fare delle cose con la musica e dissi a Sergio: “Ti andrebbe di fare... ” , mi dice sì, e ci vediamo in via Angera... Cagliero... ma
dove cazzo vivete? Insomma venne, io abitavo allora in via Angera, lui vicino in via ******** dove abita ancora adesso... ah, sapete
dove... siete passati tutti per via ********? Chi è passata per via ********? [ride, ndL] Vabbé, lasciamo stare. Ho detto “passata”
perché so che gli uomini non li invita...
Comunque, Via ********... ha cambiato casa, sai che ha preso il piano di sotto adesso?... immagino che lo sappiate... madonna! [ride, ndL]
E iniziamo lì in Via Angera a scrivere quello che poi diventerà “Guglielma”, il primo spettacolo mio da solo, che era “Guglielma (che
vita di melma)”. In venti giorni insieme io e lui con l’aiuto di papuismo... insomma... nacque “Senza fiato” cioè “Rapput”, la canzone
“Guglielma”, “Self” un pezzo un po’ misconosciuto, “La droga fa male”,tutto lì, in venti giorni nacque una roba da cui ho fatto dopo
almeno due o tre spettacoli pescando, ancora oggi, roba... La stessa “Senza fiato” nacque in un pomeriggio da solo così, appunto in via
Angera al numero 6, primo piano.
D: Com’è lavorare con Rocco Tanica?
R: Bello, grazie.
D: Parlaci un po’ di “Asini”... com’è stata l’esperienza per te, com’è stato il lavoro con Rocco per la colonna sonora...
R: Con Rocco ottimo, rimpiango addirittura, io per scelta, ho deciso di... anche perché non sono capace di fare regia, già l’ho
scritto, ho fatto fin troppo probabilmente, era meglio che lo scriveva uno bravo... però se ho un rimpianto che non ho... insomma, se avessi
un rimpianto sul fatto di aver fatto o meno la regia, cioè del non averla fatta, ce l’ho veramente nel rapporto con Sergio, che ovviamente
è stato mediato dal regista, l’esimio Antonello Grimaldi, ma che, perché insomma con lui, come nel teatro, oppure di non averlo scritto
addirittura con lui a ripensarci oggi, col senno del poi, invece che io lo scrissi con altri, voi sapete lui stava facendo altre cose, c’è stato
un periodo di due o tre anni che non ci siamo beccati, ma adesso ci siamo ribeccati, avete visto le cose nuove sono figlie sue, avete
riconosciuto sicuramente il suo imprinting e lì invece dico ho questo piccolo rimpianto, per una serie di casi della vita non ci siamo
incontrati, l’ho recuperato lo stesso per le musiche del film di cui sono lietissimo, sono bellissime, ancora non ha fatto il disco ma
uscirà...
Lui dice di no...
Lui dice che non uscirà? Non è vero, perché secondo me... lui c’ha un masterizzato in mano... lui ha fatto, dato che era con l’acqua
alla gola, perché anche l’amico Rocco stava contemporaneamente facendo anche le musiche per i Gialappa’s, il cazzone! E lì invece
fecero il disco, quella cagata... e quindi là fecero l’extended tutto, lungo e cose, e invece per il masterizzato che c’ha in realtà, cioè nel
film c’è un minuto e 21 e lì c’ha un minuto e 21, cioè non è che va avanti, dice facciamo tre o quattro minuti di pezzo, quindi in tutto
durerà quello che dura la musica... quindi non c’è un cd... però secondo me potrebbe col tempo, ci sarà, perché ci sono musiche
talmente... addirittura pensavo di usare, quest’anno che sto scrivendo, volevo riusare delle robe... per esempio, adesso, una cosa che non
sa neanche Rocco ma ve la dico... ad esempio per quelle saggezze che non sapevo, mi sembrava facessero cagare, invece non sono
bruttissime, pensavo di metterci sotto la musichina di “Asini”, quella po popo popo, sai quella lì del momento
un po’... è vero che ci sta, no? Oppure quei momenti ecclesiastici, quelli lì quando arriva... vabbé insomma, i zanzagli (?)... quindi gli
chiederò di masterizzarmi che neanch’io ho, per mettere due o tre di quelle musichette, non lo sa neanche Rocco ma... deve darmele!
Quindi, pensa te, avranno vita anche live in serate prossime, future, quindi: grazie, Rocco!
D: Perché ad un certo punto in “Mediterraneo” sparisci?
R: Questa è una cosa che nessuno di noi si spiega...
Non si dice da dove proviene questa domanda...
Da Rocco Tanica... secondo Rocco, che l’ha scritto in una scheda che sta girando, di questo spettacolo qua, ma non so se ce l’ho,
comunque, ha fatto lui, Rocco, una scheda che mi ha fatto molto ridere dove dice che nel film “Mediterraneo” ad un certo punto
sparisco senza sapere dove vado per un errore di regia e combinazione, in quel caso, il regista è un certo Salvatores.
Quindi insomma:“Perché sparisci?” Risposta: un errore di regia, Rocco dixit.
D: In che ruolo ti piacerebbe recitare, che film ti sarebbe piaciuto dirigere?
R: Di dirigere niente, perché anche il mio mi sono rifiutato di dirigere, figurati quelli degli altri.
Invece recitare?
Di film già esistiti? Esistenti?
Oppure un’idea... perché Rocco ha detto che gli piacerebbe rifare qualcosa stile Monty Python...
A me mi sta cagando il cazzo da tempo, cioè in senso buono, mi sta tampinando, però lui non film, dal vivo voleva fare i Monty
Python... magari gli darò retta un giorno e qualcosa faremo. Ruoli nel cinema... no, guarda, sai che sono... finchè non sono stati fatti sì,
sicuramente, perché no? Film fatti... ”Ritorno al futuro”, non il giovane, quello lì... bé, potevo fare anche il giovane, non posso fare il
giovane? Come si chiama? Ah, sì, J. Fox... e invece il vecchio come si chiama? Christopher Low... Lloyd!
D: Ultimo cd comprato, ultimo film visto, ultimo libro letto.
R: Cazzo, Marzullo pieno... cd comprato... ”Ovo”, l’ho sentito oggi in macchina, perché ne ho comprati due o tre e ho comprato anche
quello dei Pearl Jam... come si dice? Pensavo di sbagliare e invece... perché quando qualcuno: “che cazzo hai detto?” Siete gentili, vi
ringrazio. Ho ascoltato in macchina oggi venendo qua a Roma perché c’ho il caricatore ed ero convinto, perché ho fatto all’incontrario,
ho ascoltato... ero convinto di ascoltare i Pearl Jam e invece era “Ovo” e ho detto: “Cazzo come sono cambiati!” Quindi gli ultimi due li
ho comprati insieme, “Ovo” e... questo qua come si chiama? Bi... natural... ah, “Binaural “. Quindi, questo di fatto non l’ho ancora
ascoltato... ho ascoltato “Ovo” pensando che fosse questo, domani... ah, ne ho comprati tre e contestualmente anche quello che avete
sentito, mi serviva per coso che era “Smoke on the water”, una collezione dei Deep Purple, e ho comprato una collezione anche degli
Inti Illimani perché volevo spararvi ... ... però poi non l’ho messo. Ultimo film visto: di Woody Allen, “Accordi e disaccordi”.
E l’ultimo libro che hai letto?
‘Azzo, qui marchiamo male, cioè iniziati cinque o sei, finito o iniziati, quelli iniziati sul comodino...
Quello che stai leggendo... uno di quelli che stai leggendo!
Sto leggendo un certo Izzo che è molto bello che vi consiglio, “Solea”. Izzo è uno scrittore francese, di Marsiglia, bravo, bello però è
una specie di misto tra Montalban, Pennac stesso, morto di Aids purtroppo, lui davvero, giovane, però non l’ho finito. Ho iniziato anche
“Punti di fuga” del mio amico Pino Cacucci che non ho finito anche quello e basta, questi qui sono i due diciamo... e gli altri non finiti
non li finirò mai più... l’altro era “Glamorama” che ce l’ho lì da una vita, chi è che ha letto “Glamorama”... quel pallone ... ...
D: Come ti vedi tra vent’anni?
R: Anzitempo stempiato, cioè così insomma praticamente, cazzo venti, ne ho 43... 63 minchia! A 63, mi vedo un simpatico, uno
splendido sessantenne, come direbbe Moretti, on stage ancora adesso a parlare a delle teste di cazzo come voi, simpatici come voi che
avrete vent’anni di più, quindi anche voi... quanti ne avete? Quando ne avete 43 ne riparleremo... quindi uguale ad adesso. Calindri ha
recitato fino a 90 anni...
D: Un pregio e difetto per ognuno dei componenti...
R: ... voi? Bè...
... di EelST.
Rocco Tanica: genio pregio; stronzo difetto. Faso: abile pregio; stronzo difetto. Elio: simpatico pregio; stronzo
difetto. Civas: stronzo il pregio e non ha difetti. Christian... [fa un po’ di versi con la bocca, ndL]
Turtella: Suona bene la batteria pregio...
Suona bene la batteria? Suona bene la batteria pregio; suona così così la batteria difetto. Mangoni: pregio è architetto; difetto
è Mangoni.
D: Fatti una domanda e datti una risposta.
R: Che ore sono? Le 12 e 10.
D: Facci una domanda e ti daremo una risposta.
R: Che ve ne farete di questa intervista?
La metteremo sul nostro sito web, che è www.faveromane.org.
orG.
NO! Org!
Ah, la metterete lì? Tutto quello che ho detto compreso tutti gli “stronzi”... vabbé allora correggo qualche...
NOOOOO! Noi la sbobiniamo e vediamo di fartela avere...
Ma mettetela in Mp3 così, cazzo ve ne frega. Comprimi stuff, scaricatela!
Te la mandiamo...
Lì al sito di... sito... che cazzo... io non c’ho nessun sito... Rocco Rocco la mandate a Rocco...
Ma tu lo stai facendo.
No. Odio i siti ufficiali, voglio i siti Unofficial! Stanno facendo un sito mio? Chi lo fa?
Cica: Penso la Colorsound... c’è www.claudiobisio.com in presura.
La Colorsound? Chi è la Colorsound? No, so che claudiobisio.it l’ha preso Grauso e se lo tenga, puntocom l’ha preso la Colorsound,
io faccio... punto Org. Io voglio solo non ufficiali, mi piacciono solo quelli. Quelli ufficiali, cazzo, sono degli uffici stampa, cioè cosa dici
in quelli ufficiali:”Io vi dico che... ”, ‘sti cazzi! Fate voi il mio sito!
In quello degli Elii la cosa bella sono i cimeli, cioè tipo i pezzettini di carta, quelle cose che possono avere solo loro... le prime stesure
di una canzone...
Io, per esempio, ma lì tu dici che ci vuole a scaricarlo però vaffanculo, aspettiamo... perché io ho una cassettina così con me e Sergio,
lui con la chitarrina mia scordata, in presa diretta, la versione di “Senza fiato”... c’ho ‘sta cassettina un c60... cosa ne facciamo?... lo tengo
io, cosa ne vuoi fare.
Avete già cenato? Perché io no c’ho una fame beca e Buon Appetito! Ciao!
(da sx: Lees@, Claudio, Verdemela, La Cicalona)
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