Le interviste: Silvia Bolbo |
a cura di
Duccio, Clara
Kranpo e La Cicalona
|
Le Fave Romane hanno realizzato questa intervista il 19 Aprile 2000, nel backstage del concerto che
gli Eelst hanno tenuto al Palasport "Le Caselle" di Arezzo.
|
Domanda: Il tour 2000 è quasi finito. Raccontaci come è stato, e dicci come ti sei trovata in questo
nuovo ruolo da PR, senza il banchetto del merchandising.
Risposta: Questo tour secondo me è stato molto bello, anche perché sono riuscita a vedere tante
fave. Però il merchandising mi manca, perché ballavo molto; mi sono privata del fatto di vedere il tour da spettatrice.
D: Quali sono gli aspetti più divertenti della vita "live" con gli Elio e le Storie Tese?
R: Ci si diverte sempre! Loro sono anche persone serie, ma a volte fanno delle battute che fanno
troppo ridere! Per esempio quando saliamo in pullman l'ultimo a entrare è Mangoni, con questa faccina un po' da
orsetto, con le guance rosse, il sorriso... io mi giro, lo guardo, mi metto a ridere, e lui mi dice: "vuoi degli schiaffi?
Ti meno, ti meno!"
D: Una parola per definire ogni membro degli Elio e le Storie Tese.
R: Questa e' difficile!
Mangoni è un orsetto che mangia tanto. (Dopo mi uccidono!)
Christian è abbastanza preciso.
Loro mi dicono che sono delle pecore, e che hanno bisogno del pastore; io mi sento un po' una pastorella,
la mamma...
Faso è quello che dimentica le cose.
Rocco e Faso sono i due meno affidabili. Quando partiamo la mattina li chiamo un quarto d'ora prima e gli
chiedo: "Siete svegli? Perché tra 15 minuti partiamo!"
Elio mi fa degli scherzi. Quando lo chiamo mi dice: "sto dormendo", e invece è sveglissimo e pronto a partire.
Cesareo invece non lo devi neanche chiamare, perché è sempre preciso.
Jantoman sembra preciso, ma secondo me in fondo in fondo non lo è.
D: Cosa ti piace di più della celebrità? Cosa meno?
R: Io sono timida, anche se non sembra, quindi quando mi chiedono autografi dico: "ma io non sono
nessuno!" Mi voglio far vedere come sono in realtà, cioè come tutti quanti. Però mi piace quando dicono:
"Ah, la Silvia Bolbo!"
[Arriva Mangoni: "vi faccio una confidenza: la Silvia Bolbo vuole venire a letto con me!"]
Il lato positivo è che è bello essere riconosciuti, anche se è imbarazzante; è una sensazione strana ma piacevole.
D: Ma tu da piccola sognavi di diventare celebre?
R: Ma io non sono celebre! Sono figlia unica, quindi da piccola ero sempre al centro dell'attenzione, e
anche ora con gli Elii, che sono tutti uomini, alla fine sono sempre al centro dell'attenzione.
D: Cosa avresti fatto se non fossi stata la Bolbo?
R: E' difficile dirlo, perché mi piace un casino essere la Bolbo. Infatti mi presento a tutti come Silvia
Bolbo, e quando arriva una telefonata in cui mi chiamano col mio vero cognome mi preoccupo, perché ho paura che
possa essere qualcosa di grave! Mi piace essere la Bolbo, perché poi la Bolbo sono loro, quindi...
Volevo fare l'architetto da piccola, poi ho visto Mangoni e ho pensato che era meglio lasciar perdere!
D: Cosa si prova a essere il punto di riferimento di più di mille fave?
R: Molta responsabilità, anche se a volte mi dispiace non poterle ascoltare tutte. Soprattutto quando
siamo in tour ricevo delle e-mail a cui non posso rispondere come vorrei, e mi dispiace perché non ho molto tempo
da dedicare alle fave, che secondo me ne meriterebbero di più. E' bello avere un punto di riferimento, ma
anche conoscerlo, altrimenti parli con una persona e non sai chi è. Parlare con le mamme delle fave più piccole
mi fa impazzire: "salve signorina, sono contenta che mio figlio sia affiliato a questo fan club..." perché non mi
conosce bene!! E' bello, ma c'è anche molta responsabilità, soprattutto con i minorenni.
D: Come è nato il soprannome Bolbo?
R: Il soprannome Bolbo è nato a Tavagnasco nell'Aprile del '98, quando è arrivata una nostra amica
di Milano in Volvo. Io ho detto: "Cavolo, ma sei arrivata in Bolbo?" Fuori c'erano Faso, Elio e Feiez che stavano
giocando a baseball, l'hanno sentito e subito hanno detto: "Aspetta, come hai detto? Con cosa e' venuta? BOLBO?!"
e da quel momento è nata Silvia Bolbo! Continuano a ridere.. Ogni volta che dico qualcosa di sbagliato ridono, ma
non mi dicono come si dice veramente...
Sono bastardi dentro!
Molto! Dentro, fuori, sopra, sotto, e un chilometro attorno!
D: E' molto impegnativo tenere una rubrica fissa sulla radio privata più ascoltata d'Italia?
R: No, non e' impegnativo, perché mi diverto, è un modo di riavvicinarmi al mio paese (l'Argentina),
perché sono costretta a interessarmi almeno una volta a settimana a quello che succede. Poi mi diverto, perché
gli Elii storpiano tutto. E anche mia mamma... quando sono stata in Argentina: "ma che cazzo stai dicendo?" "Cose
vere, mamma!"
D: Tu ti occupi anche della Biba Band. Ci sono progetti per portare in tour questo gruppo anche nel
centro-sud?
R: Lo vogliamo tutti, ci sarà un tour prima o poi! Vogliamo fare anche un disco. Io ci tengo un casino
alla Biba, e anche loro. E' complicato, perché noi siamo in tour e siamo già 5 (6 col fonico), poi c'è PiCosta che è in
giro con Zero e Baglioni, c'è Claudio Pascoli, anche lui in giro... già le prove sono difficili, pero' ce la faremo. Nel 2001
ce la faremo!
D: Ultimo libro letto... ultimo film visto... ultimo disco comprato...
R: L'ultimo libro che ho letto è stato qualcosa di argentino, in spagnolo, pero' non ricordo quale.
L'ultimo film che ho visto è stato Magnolia.
L'ultimo disco che ho comprato non me lo ricordo... quelli degli Elii no perché non li compro, però se non lavorassi
con loro li comprerei. Ecco, l'ultimo disco è un disco di musica classica, Mozart.
D: Fatti una domanda e datti una risposta.
R: Come Marzullo? Quanti anni ho? Non lo dirò mai! In realtà ne ho 32! Però mi sento molto più
giovane, perché avendo anche delle fave più piccole mi trovo in compagnia giovane.
Due cose che le donne non dicono: l'età e il peso!
Io in tournée scendo troppo: sono alta 1.70, e adesso peso 53, 52 chili. Troppo poco. Però dopo faccio la
dieta di Mangoni e mi riprendo.
D: Facci una domanda e ti daremo una risposta.
R: Più che una domanda è un augurio, so che questo sito sarà una figata, perché so che voi ci
mettete un impegno pazzesco e questo mi piace molto.
Da Capofava una domanda molto semplice: voi siete soddisfatti dal fave club? Vi piace? Io ci tengo, e anche
gli Elii sono i primi a tenerci. Mi dispiace, certe volte, non avere il tempo per restare a disposizione di tutti quanti,
per ascoltare tutti. E' dura. Gli Elii sono i primi a volere che le fave si sentano bene nel fan club, se no a cosa serve?
Silvia Bolbo, che dobbiamo dirti, non conosciamo altri fan club che diano la possibilità agli iscritti di
entrare in contatto personalmente con i propri artisti preferiti.
Detto questo, come potremmo non essere soddisfatti del Fave? :)
Un grazie alla "nostra" Bolbo per la... per tutto!! ;)
Ed ecco la foto dell'intervista:
(da sx: Kranpo, Duccio, la Bolbo, la Cicalona [allo scatto: Clara])
Interviste
|