Le interviste: Cesareo

Duccio Clara
a cura di Duccio e Clara

Le faveromane Duccio e Clara hanno realizzato questa intervista il 19 Aprile 2000, prima del concerto che gli Eelst hanno tenuto al Palasport "Le Caselle" di Arezzo.

Domanda: Cosa pensa Cesareo di Davide Civaschi?
Risposta: Cesareo considera Davide Civaschi come il suo papà e la sua mamma, e ne pensa bene, nel senso che in un panorama così difficile, quale è la musica italiana, è riuscito a scavarsi una nicchia piccolina ma significativa. Viva papà e mamma Davide Civaschi!

D: Cosa pensa Davide Civaschi di Cesareo?
R: Pensa che sia un ragazzo volenteroso, anche se ogni tanto è disattento, e che potrebbe applicarsi di più, come a scuola. Penso che le possibilità che Davide Civaschi ha dato a Cesareo per adesso siano state sfruttate al meglio. Ho cercato di non interpretare la chitarra nella maniera classica, ho provato a esplorare situazioni diverse; spero sempre di aver dato delle sensazioni nuove.

D: Parliamo della nuova chitarra: è cambiato solo il colore o anche le caratteristiche?
R: No, sono cambiate anche le caratteristiche: ci sono dei nuovi pick-up Di Marzio, un legno un po' più leggero della precedente, il suono ha più corpo, un po' più brillantezza.
Diciamo che è un po' più turbo rispetto all'altra, in tutte le situazioni.

D: Ma tu sei sempre l'unico "endorser" italiano?
R: Ufficialmente sì, poi ci sono altro chitarristi che hanno delle agevolazioni, ma l'unico che ha l'onore di avere delle chitarre personalmente costruite da loro (la "Ibanez") sono io.

D: Se non fossi stato membro di Elio e le Storie Tese, quali esperienze musicali avresti voluto fare?
R: Sinceramente una sola: Vasco Rossi. E' sempre stato il mio mito, lo adoro e ho avuto anche la fortuna di conoscerlo personalmente grazie alla mia amicizia con Massimo Riva, che purtroppo non c'è più. Musicalmente mi è sempre piaciuto, e secondo me è la vera, unica rock star italiana. Io ho visto tanti artisti dal vivo, e se mi viene voglia di muovermi come un bambino lo faccio quando assisto ai concerti di Vasco Rossi. La maggior parte degli altri colleghi mi fa addormentare.

D: Se dovessi fare una scaletta solo tu, quali pezzi metteresti?
R: Ovviamente quelli dove ci sono le chitarre, perché così non mi annoio e sono impegnato. Però adoro anche pezzi come "El Pube", che mi proiettano in veste diversa; sono molto impegnato nella linea cantata, perché siamo praticamente solo io ed Elio, quindi anche se non c'è chitarra lo includerei. Poi mi piace moltissimo "Essere donna oggi", perché è variegato. Diciamo che metterei pezzi più rock, perché la mia anima all'interno del gruppo è prettamente rock, ma bisogna dire che comunque c'è una tale scelta e varietà di pezzi che sarebbe difficile fare una scaletta dicendo "quello lì non lo suono, suono quest'altro!"

D: Quali canzoni ti sei stancato di suonare?
R: Proprio stancato di suonare nessuna, a volte sono talmente complicate e impegnative che per annoiarti dovresti proprio dormire; sei sempre impegnato a non cannare, quindi vanno bene tutte!
Secondo me la gente va educata, e se è vero che "La terra dei cachi" per la massa è l'immagine di Elio e le Storie Tese, mi piacerebbe anche far sapere che abbiamo scritto canzoni come "Cartoni animati giapponesi" o "La vendetta del fantasma formaggino", pezzi con un certo valore musicale. Anche se "La terra dei cachi" è un pezzo tutt'altro che facile e con un messaggio molto pesante, che ha pochi precedenti perlomeno nella storia di Sanremo.

D: Voi attingete da molti stili musicali: se dovessi dire uno stile che ti calza a pennello?
R: Ho due o tre amori che mi hanno portato a suonare la chitarra: uno sono i Deep Purple, l'altro e' sicuramente il "rock sudista", perché ho sempre sentito gente che suona in maniera preparatissima, e con un gusto superiore ai soliti generi, con una precisione e dei suoni strabilianti. Le cose più belle risalgono alla fine degli anni '70, metà anni '80: se ascolti branidei "Lynyrd Skynyrd" o dei "38 Special", senti una qualità non comune per quel periodo. Poi se dovessi proprio divertirmi farei un gruppo tipo Deep Purple; io amo molto le situazioni extra EelST, tipo andare al Disma Music Show di Rimini, perché posso suonare quello che voglio, mi sfogo!

D: Se dovessi cambiare strumento, cosa suoneresti?
R: Sicuramente la batteria, che esercita fascino su tutti i musicisti. Perché su altri strumenti, come per esempio il piano, se hai orecchio hai una risposta immediata, e dopo poco tempo puoi già suonare qualcosina di semplice, come stiamo facendo noi con il flauto in questo tour. Invece la batteria ti impegna almeno su 4 arti, ognuno lavora per i fatti suoi, è un po' una sfida.

D: Cosa pensano i tuoi figli della tua/vostra musica?
R: Adesso che cominciano a capire sono divertiti, perché chiaramente colgono gli aspetti più immediati, e quindi quando sentono "Burattino senza fichi" ridono molto in alcuni momenti che potete immaginare. "Evviva" è uno dei loro pezzi preferiti; la parolaccia gratis detta dal papà fa molto ridere. Mia figlia è convinta che noi diciamo "la visione della figlia da vicino".

D: Perché tocca sempre a te fare la parte della donna?
R: Perché quando si truccavano gli altri invece di donne sembravano dei morti resuscitati male, mentre io evidentemente ho dei lineamenti meno marcati, e quindi la scelta è sempre caduta su di me. Diciamo che però di questi tempi comincio a diventare un po' una pensionata.

D: Come si esprime il tuo essere rock nella vita di tutti i giorni?
R: Forse nell'alimentazione, nel senso che se torno a casa e ho fame apro il frigo e mangio qualsiasi cosa mi capiti davanti, senza un ordine logico. Se trovo uno yogurt lo mangio, e se dietro ci sono i formaggini mangio anche quelli. Questo e' molto rock! Poi non ho altri vizi, non bevo, non picchio la moglie, non picchio i bambini...

D: Ultimo film visto, ultimo libro letto, ultimo cd comprato.
R: L'ultimo film visto è "Il collezionista di ossa", carino, per andare al cinema senza molto impegno.
Per quanto riguarda i libri io sono un appassionato di storia, soprattutto della Seconda Guerra Mondiale, e a casa ho tantissimi libri che parlano di campi di concentramento e di Hitler. Mi piace quel periodo, non perché sia simpatizzante, anzi! Mi piace l'analisi di come possano essere successe delle cose del genere; tutti sapevano, ma nessuno riusciva a impedire che avvenissero. E' difficile dire qual è l'ultimo libro letto, perché ne ho quattro o cinque in ballo. Adesso ho iniziato a leggere una biografia di Hitler uscita recentemente. L'ultimo cd che ho preso è quello di Steff Burns, il chitarrista di Vasco Rossi, ma è stato un po' una delusione.

D: Cosa ti piace di più della celebrità e cosa meno?
R: Una cosa bella della celebrità è un po' di tranquillità economica. Ho una famiglia e due figli, e sono sempre proiettato sul loro futuro più che sul mio, quindi se portasse più soldi sarei più contento. Non mi lamento, pero' non è che abbiamo svoltato; per esempio non potrei prendermi un anno di meditazione per pensare al mio futuro, perché non ho i soldi per vivere un anno senza fare un cazzo!
Il lato negativo purtroppo fa parte del gioco, perché se diventi un personaggio pubblico è chiaro che sei esposto; a me piace essere quello che sono sempre stato anche 10 anni fa, cioè uno che va a fare la spesa, in giro, al mare. La cosa più fastidiosa è che se sei contento puoi incontrare venti persone per strada e perderci tempo, mentre se magari sei incazzato o ti è morto qualcuno devi lo stesso tenere il sorriso sulle labbra, perché fa parte del gioco. Una popolarità sfrenata sarebbe invece molto negativa, non potrei fare le cose che ho sempre fatto. Per esempio mi sono fatto eleggere consigliere della mia scala del palazzo, e vado far le riunioni. Mi sembra normale, è anche casa mia, se bruciano il citofono mi interessa!

D: Fatti una domanda e datti una risposta.
R: Perché? La risposta non ce l'ho!

D: Fai una domanda alle Faveromane e ti daremo una risposta.
R: Trovate un difetto negli Elio e le Storie Tese e noi cercheremo di migliorarlo!
E' dura trovare un difetto negli Elio e le Storie Tese, soprattutto se paragonati allo squallore della musica italiana di oggi, ma promettiamo che lo cercheremo!

 

Un grazie particolare al grande Cesareo per la disponibilità dimostrata nei nostri confronti, anche a ora di cena!!... ;)

Ed ecco la foto del "dietro le quinte":

Cesareo, Clara, Duccio

(da sx: Cesareo, Clara, Duccio)

 

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